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L’Italia del curling ringrazia Ivo Lorenzi

Se vuoi essere un vero giocatore di curling non puoi non sapere di cosa è stato capace.
Parliamo di lui dopo aver pubblicato il comunicato del Curling Club Dolomiti che annuncia le dimissioni da Presidente di Ivo Lorenzi.
Scrivendo su chi è stato e cosa ha fatto raccontiamo allo stesso tempo la nascita e la storia del curling italiano. Ivo Lorenzi da subito è molto attivo sia come giocatore che come dirigente. Siamo negli anni 60 e viene costituita l’Associazione dei club Curling Cortina e Ivo Lorenzi è chiamato a presiedere sia l’Associazione che il Curling Club Dolomiti. Fanno parte di questa Associazione i club Cortina, 66, Doria, Tofane, Dolimiti Damen, 66 Ladies e come detto il Dolomiti.
Come atleta conquista il titolo italiano nella XIV Edizione del campionato 1969. Il team era formato da Raimondo Giavi, Claudio Alverà, Ivo Lorenzi, Franco Zumofen.
Poi arriva il grande lavoro di portare l’Italia del curling nel circuito internazionale.
Ivo un po’ per volta apprende i meccanismi che da tempo regolano l’organizzazione internazionale. Apprende quindi quali devono essere i passi necessari per ottenere il riconoscimento fuori dai nostri confini.
A livello Mondiale tutto è nato ed è gestito dal RCCC (Royal Caledonia Curling Club).
Al Club fondatore dell’istituzionalizzazione del curling, le Società italiane si affiliano nel 1971. E questo è il primo passo per accedere alla ICF (International Curling Federation, ora WCF). Ma l’ICF può accogliere la richiesta di affiliazione solo se l’Italia è Associazione Curling e quindi nel 1972 nasce, e viene riconosciuta, l’ICA (Italian Curling Association).
Adesso tutto è in regola per l’Italia e Ivo Lorenzi può bussare alla porta della Federazione Mondiale. E’ il 1972 e Lorenzi vuole un Italia ai Mondiali.

La più importante manifestazione del curling esiste dal 1959 è si chiama Scotch Cup sino al 1968. Dall’anno seguente gli subentra come sponsor la Air Canada ed il Mondiale cambia nome, inevitabilmente, in Air Canada Silver Broom. Sono ammesse 8 nazioni: Scozia, Canada, Svezia, Francia, Norvegia, USA, Germania, Svizzera.

Ma torniamo al 1972 e al sogno di Ivo.
I Mondiali si disputano non lontano da noi in Austria a Garmish. Dietro la stessa porta della International Federation, a bussare insieme a noi, anche la Danimarca.
E’ il momento del colloquio. Ivo è pronto con tutte le argomentazioni utili. I rappresentanti dell’ICF sono molto disponibili e favorevoli. Chiedono quindi a Ivo di presentare la richiesta scritta come Presidente della ICA su carta intestata. Sembra una banale richiesta ma Ivo sino al quel momento aveva avuto ben altro a cui pensare che la carta intestata. Non si poteva però perdere l’occasione. Non resta altro da fare che rimettersi in macchina e con l’amico Zumofen tornano di corsa a Cortina. Alle prime luci dell’alba del giorno seguente, tirano giù dal letto un povero tipografo che dopo un veloce caffè si butta a comporre l’intestazione e quindi stampa questa stramaledetta carta intestata. E’ fatta. La richiesta arriva al destinatario.
Con l’ufficialità dell’incontro di Cortina 1972 tra Douglas Maxwell per l’Air Canada, W.D. Wilson per la Royal C. e Ivo Lorenzi per la ICA viene firmato l’impegno di partecipazione dell’Italia ai Campionati del Mondo.
L’Italia entra quindi nel circuito mondiale nel 1973 partecipando ai Mondiali in Canada a Regina con il team Renato Ghezze, Paolo Da Ros, Lino Mayer Mariani e Andrea Pavani.

Grazie Ivo per questi anni di impegno, per gli infiniti viaggi, per i tanti chilometri fatti per noi. Adesso i Mondiali arriveranno nella tua Cortina. E giustamente saranno i tuoi Mondiali.


Cortina 1972, da sx a dx, Douglas Maxwell, Ivo Lorenzi e W.D. Wilson

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