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Bisogna saper perdere

Uno dei proverbi più riusciti è di certo “A pensar male si fa sempre in tempo”.
Ma in questo caso, cari cugini di Pinerolo, rilassatevi perché nulla a che vedere con la nostra qualificazione di ieri. Anche se è buona educazione condividere torte e colombe. Che si sia vinto o perso poco importa. E’ Pasqua.

Vorrei invece riportare quanto commentato e pubblicato in Canada sulla loro sconfitta per mano della nostra Italia nel doppio misto (Rostagnotto – Mingozzi).

You’ll notice that the celebrations here in Europe are much different than in North America. The Europeans have a lot of emotion and for a lot of these countries beating Canada is like winning the event. When Italy beat us, the guy on the team hoisted his female teammate in the air like they had just won the Super Bowl. It’s different, and something that Canadian curlers would not do and something we have to adjust to – it’s just tough to watch!

Il sunto può essere tradotto in questi termini: Si noterà come in Europa festeggiano in modo molto diverso [la vittoria] rispetto a come facciamo nel Nord America. Gli Europei hanno un sacco di emozione battendo il Canada. Come se avessero vinto la manifestazione. Quando l’Italia ci ha battuto, il ragazzo dell’Italia [Rostagnotto] ha festeggiato come se avesse vinto il Super Bowl. Questo è un atteggiamento che non ha nulla a che vedere con noi Canadesi.

Che dire? Scusate i nostri eccessi e la nostra italianità, ma abbiamo vinto e in questo commento voi Canadesi avete dimostrato semplicemente di non saper perdere.

No Comments

  1. il_togno (JASS c.c.) scrive:

    puoi postare la fonte del commento….che vediamo di rispondere a modo??? ;)

  2. Marco (RG) scrive:

    Non è il caso…
    la traduzione dell’ultima frase è:

    “E’ diverso, ed (è) qualcosa che i curler canadesi non avrebbero fatto e qualcosa a cui ci dobbiamo abituare – è solo duro da vedere!”

    Il commento, a meno che non ci fosse scritto qualcos’altro non riportato prima o dopo, IMHO è abbastanza neutro, si limita a notare una differenza di comportamento fra europei e nordamericani, ma non esprime nessun giudizio di merito.

  3. Silvia scrive:

    Non penso ci sia bisogno di rispondere… E’ solo un parere di un giornale. Non credo che i due atleti canadesi ( Ross e O’Connor) la pensino nello stesso modo. Sono due persone abbastanza “alla mano” e hanno accettato la sconfitta con un sorriso, così come i nostri festeggiamenti ( ” the guy on the team hoisted his female teammate…” ).

  4. il_togno (JASS c.c.) scrive:

    si..si……la mia non voleva essere una risposta da “italIOTA” eh…attenzione….volevo al limite far notare che per un paese dove il curling non è di 2° piano…..ma di 6°/7° (….a essere bravi…) riuscire a battere una squadra Canadese per di più in una disciplina come il Mixed-double equivale si e no alla vincità di una finale…..andiamogli a chiedere se una squadra di calcio canadese andasse a vincere con una ns. Juve/Milan/Inter se non farebbero lo stesso???

    Questo volevo mettere nella mia risposta… ;)

  5. Silvia scrive:

    Ti sei spiegato benissimo… Per noi è stato un po’ come vincere una finale e abbiamo deciso di festeggiare così. Di certo non ci aspettavamo di sollevere obiezioni di questo tipo. Una critica al mio modo di giocare può farmi crescere, una critica al mio modo di festeggiare no. Non so quali vantaggi si possano trarre da articoli di tal genere e sinceramente penso che “bisogna LASCIAR perdere”.. Ognuno la pensi come vuole. Io sono italiana e festeggio con pizza e abbracci. Loro probabilmente con sorrisi sterili.

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