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Presidente, vero che…

Presidente,
vero che non ci farai mancare sul blog ufficiale un tuo post con il bilancio dell’annata del Curling Torino?
Penso che tu abbia faticato molto, ma abbiate mietuto dei bei successi, il misto, la femminile, i campionati italiani a Torino….
Ciao e grazie della bella annata di sport e divertimento.
Ciao
Claudio e i Dom-je Giassa

Risposta
Grazie Claudio e grazie a tutto il team “Dom-je Giassa”. Sono io a dovervi ringraziare. Vedendovi giocare in pista rivedo me stesso e torno indietro con gli anni. Anni in cui giocare a curling era solo puro divertimento. Serate dove giocare era anche il pretesto per incontrarsi divertirsi, bere una birra e poi a nanna. Poi l’agonismo, la presunzione, le gare di personalità, la nascita di gruppi e sottogruppi allontanano molti dal pensare che si tratta di un gioco e che quindi si fa per piacere e non per rivalsa.

Siamo arrivati al termine di una stagione veramente stressante, dal mio punto di vista.
Ho cercato come sempre di dare tutto quello che potevo ma so che per molti è ancora poco o forse non distribuito in egual misura.
Devo ammettere di aver sbagliato. Spinto dalle richieste di crescita ho cercato, in contemporanea, di dare sviluppo all’agonismo e poter seguire anche i principianti. Grave errore in una Torino che non ha un impianto dedicato. L’agonismo ha le sue esigenze. L’ambizione delle persone, e il loro ego, pure. Ammetto di non saper soddisfare le altrui ambizioni. Quindi per la prossima stagione chi vorrà cercare più alti obiettivi troverà in Pinerolo la giusta sede.
Torino, per il momento, non può che essere una buona sede divulgativa e amatoriale.
Così era ai suoi inizi e così tornerà ad essere. In questo modo anche il sottoscritto ritroverà i suoi momenti di gioco e di distrazione. Due ore di relax dopo lavoro anche per me. Per questo era nato il tutto e questo ritorneremo a essere. Ai più critici sul programma svolto in questa stagione chiedo scusa. Ma chiedo anche di essere più coerenti e più coraggiosi. Se ritenete di avere buone idee e vi sentite spinti da grandi iniziative posate la scopa e fondate una società. Toglietevi la curiosità di vivervi il curling da Presidenti.

Attenzione però non è solo questo il ruolo che vi attende. Dovete essere sempre pronti a dare una mano e fare attenzione a tutto e a tutti. Vestire i panni dell’esattore delle tasse nel raccogliere le quote di partecipazione (altrimenti il ghiaccio come si paga).
Prima dell’avvio della stagione viene comunicato il costo dell’attività e quindi chi aderisce accetta di sostenere questa richiesta economica. Ma anche su questo tema si deve cercare una forma agevole che non crei difficoltà e quindi si propone una dilazione dei pagamenti. Ma una stagione invernale, con più neve del solito, a qualcuno fa cambiare idea e decidere di non proseguire. Nulla da eccepire si intende ad eccezione del fatto che quando si prende un impegno si dovrebbe mantenere nel rispetto della società ma in particolare per i compagni di squadra che, coerenti, ti attendono in pista. Comunque sia si presuppone che si debba comunicare, scusandosi, per la futura assenza.
Questa si chiama correttezza, educazione, rispetto.
Di frequente nelle persone non trovo più queste qualità. Poveri loro.

Grazie ancora per aver elencato tutti i risultati conseguiti in una stagione dove però pesano più i giudizi contro.

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  1. Claudio scrive:

    Grazie Renato per la bella risposta!

    Ritengo che la tua analisi sia molta attenta e precisa, la tua autocritica troppo pesante verso te stesso e verso chi remava nella tua stessa direzione.

    Solo chi fa rischia di sbagliare, è troppo semplice stare a guardare per poi criticare alla fine dicendo che si sapeva fare meglio.
    Nel caso uno lo faccia, lo si invita gentilmente a dimostrarlo con i fatti e non solo con le parole,magari fondando un club tuo suo, perchè no.

    Indubbiamente gli agonisti hanno necessità che “noi dilettanti” non ci sogniamo neanche, conciliarle non è cosa facile per nessuno.
    Per esperienza diretta so che organizzare è un mestiere difficile e mai apprezzato, spesso si deve mettere in conto qualche scontro, a volta anche spiacevole, per poter portare a compimento l’obiettivo comune prefissato.

    La correttezza degli individui, che dovrebbe essere presente in tutti gli umani in dosi abbondanti, ahimè è merce sempre più rara e questo mina alla base il lavoro di ogni organizzatore.

    Non voglio ergermi a tuo difensore, non ne hai certo bisogno, tuttavia ribadisco che: se ho iniziato a giocare a curling è stato per merito tuo come divulgatore, se continuerò a giocare è perchè mi piace l’aspetto umano che dai a questo sport nel tuo club, se non vincerò mai nulla sarà per colpa mia in quanto destinato ad essere dilettante a vita, se mi divertirò ogni sera sul ghiaccio sarà per merito dei curler che incontrerò, agonisti e non, che vivranno questo sport come gioco e relax e se più forti vinceranno ogni volta contro di me, ma questo non importerà assolutamente nulla.

    Per come la vedo io da fuori la “tua” stagione è sicuramente positiva, le luci sono abbondantemente di più delle ombre, se ombre mai ci sono state.

    Grazie di cuore Renato continua così!
    Claudio – Dom-je Giassa

  2. Gianandrea Gallinatto scrive:

    Ciao Presidente,
    ho appena letto il tuo “editoriale” e mi permetto di scriverti queste mie considerazioni e per farlo uso questo blog, che tante soddisfazioni ci ha dato, in modo da rendere la cosa più cristallina possibile.
    Io e te, Renato, negli ultimi anni abbiamo diviso molto tempo assieme per il curling e raramente ci siamo trovati in disaccordo. Temo che questa sia proprio una di quelle rare occasioni.
    Non pensare che io non capisca il tuo disappunto e il tuo sconforto, è stata una stagione lunga, stressante, con molti impegni e con alti e bassi. Per te poi ha rappresentato anche un momento molto particolare della tua vita lavorativa che solo chi ti è stato più vicino può comprendere.
    Questo non toglie che vedere solo ombre in una stagione che invece, a me pare, si posso considerare talvolta ben illuminata dal sole, sia riduttivo.
    In questi giorni in radio si sente spesso passare una canzone carina di Max Pezzali e mi piace riportare proprio la prima strofa:

    “Mezzo Pieno o Mezzo vuoto
    questo è il solo ed unico bicchiere che abbiamo
    se si stava meglio quando si stava peggio
    non lo so però io vivo adesso
    mezzo pieno o mezzo vuoto
    mi hanno detto di giocare quindi io gioco
    faccio del mio meglio, almeno ci proverò
    se ho ragione o no, io non mi sposto.”

    Beh, io è proprio da qui che vorrei ripartire. Non so se il nostro bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto, certo è un bicchiere in cui ognuno di noi ha cercato di versar dentro il meglio che poteva, poi è ovvio che qualcuno preferisce il vino rosso, altri il bianco e altri ancora la birra o l’acqua semplice.
    Pensare di abbandonare l’attività agonistica a Torino per soddisfare i malumori di qualcuno sarebbe una sconfitta, e a me perdere brucia, urca se brucia.
    Io credo che si dovranno certamente rivedere un po’ di cose, come è stato per altro ogni anno, persone se ne andranno e altre cominceranno. Il PalaTazzoli è certamente una struttura disagevole e non può che renderci le cose difficili, ma, proprio per questo, quando poi le cose riescono danno maggiore soddisfazione. Ed è poi certo che proprio una struttura come quella ci dovrà portare ad aumentare le risorse verso i neofiti a discapito di chi pratica il curling da più anni.
    Avere tra i nostri curlers, amici come Claudio e i Dom-je Giassa e tanti altri, non può che invogliarci a fare sempre meglio, magari proprio incoraggiando e aiutando chi più se lo merita e dando un po’ meno retta ai mugugni dei pochi, che certamente potranno trovare più attenzione altrove.
    Alla fine come ben sai, in queste cose sono i numeri che valgono, e ancora una volta credo che proprio i numeri ci abbiano dato ragione, per risultati sportivi raggiunti e per i praticanti sempre più numerosi.
    Come i migliori giardinieri sanno, c’è un momento dell’anno in cui la potatura rappresenta l’inizio di una nuova e più rigogliosa crescita. Questo deve essere proprio quel momento per tutti noi.

    Comunque al tuo fianco,

    gianandrea gallinatto

  3. stefano scrive:

    Grazie di cuore a chi ha sempre riempito il bicchiere mettendoci del suo.
    E se è vero che in ogni attività umana si può sempre fare meglio, è ancor più vero che ciascuno di noi o è parte della soluzione, oppure è parte del problema.
    Quindi, amici curlers, tiriamoci su le manichine e diamoci da fare…

  4. Amanda scrive:

    Sig. Presidente,
    mi dispiace tantissimo sentirti così amareggiato, ma lo posso capire. E’ stata una stagione difficile: più che buoni risultati sul ghiaccio, meno fuori dal ghiaccio. Ci tengo a lasciare un mio commento, proprio perchè ho fatto parte di chi ha mugugnato. Mugugni che nella mia intenzione erano costruttivi e non certo distruttivi. E da mugugnatrice dico che dovremmo partire da ciò che di obiettivamente buono c’è stato quest’anno e cioè le Finali dei Campionati. Con l’impegno e la disponibilità di tutte quelle persone che avevano voglia darsi da fare, i Draghi sono riusciti ad organizzare un grande evento con ottimi risultati. E non me ne voglia nessuno, ma un grande grazie va certamente a Giulio e tutti i suoi collaboratori addetti alla preparazione delle piste, perchè il loro è stato il lavoro più pesante. Dal punto di vista strettamente sportivo, un brave alle Globe, che con determinazione e impegno hanno conquistato la serie A.
    Partiamo da qui per pianificare la prossima stagione: agonistica, amatoriale e i corsi. E come dice giustamente Stefano, tiriamoci su le manichine tutti quanti, così magari Renato può anche trovare il tempo per giocare, rilassarsi e divertirsi.
    Il mio bicchiere è a metà. Se guardo alcuni aspetti, dico che è quasi pieno, se ne guardo altri… un po’ meno. Ma una cosa posso dire: mi sono divertita, perciò la mia intenzione è sicuramente quella di resistere alla potatura citata dal “giardiniere” Tinti ;) e continuare a giocare a Torino, spero con le mie compagne di squadra con cui mi sono trovata benissimo. E (lancio l’amo, anzi la stone) mi piacerebbe anche trovare qualcuno che abbia voglia di fare una squadra per il misto a 4 :)
    Mi farebbe piacere se ci potessimo vedere tutti quanti per parlare della prossima stagione!
    A presto

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