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febbraio, 2010:

Vancouver 2010: Canada Uomini ancora campione olimpico

Questa notte Kevin Martin ha realizzato un sogno. E’ riuscito nell’impresa forse più importante nello sport con la medaglia d’oro conquistata dal suo team Canada in chiusura di queste olimpiadi 2010. Un sogno che aveva già sfiorato nel 2002 a Salt Lake City nella finale anche in quella olimpiade contro la Norvegia dello skip Pal Trulsen. Una bella finale questa odierna con una Norvegia gestita molto bene dallo skip Thomas Ulsrud. Riassumendo brevemente tutta la gara possiamo dire che nei primi 5 end si è vista molta tattica e 3 lampi di genio nei tiri del third canadese Morris. Si andava al riposo con il risultato di 3 a 0 per il Canada. Seconda parte di gara con la Norvegia in recupero ed in attesa di un errore canadese che però non è mai arrivato. Alla fine del nono end il risultato era sul 6 a 3 per il Canada che quindi gestiva a colpi di bocciate la gara sino al termine.

Dopo l’oro a Torino 2006 il Canada anche a Vancouver si riconferma campione olimpico. Argento per la Norvegia e bronzo alla Svizzera.

Anette Norberg e Cheryl Bernard nel dopo partita

Poteva essere una storia completamente diversa. Cheryl  Bernard (skip Canada) era riuscita a tenere sotto controllo il suo sistema nervoso sino alla fine. Ma, come abbiamo visto, il vantaggio di giocare in casa con 6000 tifosi può anche diventare un ostacolo. Con l’ultimo stone della Norberg cala il silenzio all’Olimpic Center di Vancouver.

In intervista la Norberg ha dichiarato: “Dopo Torino, ritornare a vincere l’oro era il nostro obiettivo. Vincere l’oro ancora una volta è stato assolutamente incredibile. Tutte le ragazze del mio team sono come mie sorelle e le mie migliori amiche. La qualità della Bernard ma anche di tutto il team Canada non sono in discussione. Dopo tutto hanno vinto 9 gare su 10 prima di arrivare a questa finale. Noi avevamo perso nel round robin proprio contro il Canada. Credo che però questo Canada non avesse la giusta esperienza internazionale per sostenere una tale tensione nervosa sino alla fine”. Ricordiamo che Anette Norberg, oltre ai 2 ori olimpici, in carriera ha conquistato 7 titoli Europei e 2 Campionati del Mondo.

Nelle interviste del dopo gara Cheryl Bernard ai microfoni ha dichiarato: “Non potevamo fare di più di quello che abbiamo fatto. Siamo orgogliose della nostra prestazione e di certo saranno contente anche tutte le donne canadesi che ci hanno seguito. Per prepararci a queste olimpiadi abbiamo avuto tutto il supporto necessario con tecnici e psicologi a nostra disposizione. Grazie a tutti quindi per l’aiuto. Adesso ci vogliamo godere questa medaglia d’argento. Poi penseremo al futuro.”

Vancouver 2010: Finale donne oro per la Svezia

Da pochi istanti è terminata la finale di curling femminile tra Canada e Svezia. Una Svezia che ha controllato la gara sino al 7° end poi debolezza della Norberg per la Svezia e il Canada ne approfitta  arrivando al decimo end in vantaggio per 6 a 4. Un decimo end incredibile con un Canada dentro la casa con 3 stones. Sembrava ormai una gara conclusa ma la skip svedese Anette Norberg realizza il miracolo e con 2 stones a punto impone al Canada l’extraend (6 a 6). Canada con il vantaggio dell’hammer. Un ultimo end con la Svezia impegnata a mettere guardie e il Canada a toglierle. Poi l’ultimo atto. Alla skip svedese riesce una doppia bocciata. L’ultima stone nelle mani di Cheryl Bernard non si trasforma in punto e la Svezia si aggiudica questa finale. Svezia, sempre con Anette Norberg, campione Olimpica a Torino 2006 e ancora oro a Vancouver 2010.

Si conclude quindi il torneo femminile di curling alle Olimpiadi di Vancouver 2010 con Svezia oro, Canada argento, Cina bronzo.

Vancouver 2010: Svizzera più ridicola che ricola

Da pochi minuti conclusa la finalina valida per il bronzo femminile tra Cina e Svizzera. Cina in attacco già dal primo end con 3 stones a punto. Poi in recupero la Svizzera sino a raggiungere il pareggio (6 a 6) a metà gara. Ma all’ottavo abbiamo assistito ad un vero tracollo della skip svizzera Mirjan Ott. Peccato, perché la Cina non giocava certo in modo impeccabile, ma senza strafare ha conquistato un bronzo totalmente creato dagli errori elvetici. Finale di gara con buon anticipo e stretta di mano sul 12 a 6 per le cinesi. Aspettiamo tra poche ore (ore 24 italiane) la finale per l’oro femminile tra Canada e Svezia. Si prevede un partitone.

Vancouver 2010: Siamo alle Finali

Concluse anche le gare di semifinale a Vancouver 2010. Nel torneo femminile la Svezia ha vinto agevolmente contro la Cina per 9 a 4. Gara terminata in anticipo al 9° end. Anette Norberg, e tutto il team svedese, semplicemente perfetta, mentre la Cina con la skip Wang Bingyu decisamente deludente. L’altra semifinale tra Canada e Svizzera è stata una bella gara sempre in discreto equilibrio. Ha vinto il Canada (6 a 5) con la skip Cheryl Bernard ben supportata da una grande prestazione della compagna Cori Bartel ma anche dal resto della squadra. In qualche circostanza la Svizzera ha risentito delle insicurezze di Mirjan Ott ma in particolare della prestazione sotto tono di Carmen Chaefer. Oggi finale per il terzo posto donne tra Cina e Svizzera alle ore 18.00 italiane. Per la finalissima donne tra Svezia e Canada bisogna attendere sino alle  ore 24.00.

Nelle semifinali uomini la Norvegia ha battuta la Svizzera (7 a 5). Bravo Ulsrud ma forse poco determinato lo skip svizzero Stoeckli. Nell’altra semifinale il Canada ha battuto la  Svezia 6 a 3. Poco da aggiungere per questa partita. Lo skip Svedese Edin ha messo tutte le energie che aveva ma davanti al Canada di Kevin Martin non sono ancora sufficienti. Le finale sono in programma sabato. Alle ore 18.00 italiane Svizzera – Svezia e poi alle ore 24.00, per l’oro olimpico curling maschile, Canada – Norvegia.

Crisi profonda nel team Randy Ferbey

Per lo skip canadese Randy Ferbey sono giorni difficili. E’ una grande sofferenza rimanere davanti alla televisione e vedere giocare a curling e non essere lì a Vancouver tra i protagonisti. Ma questa è la dura realtà. Nei trials di qualificazione non è andata bene, e Kevin Martin ha pienamente meritato la qualificazione. Parliamo di Ferbey perché in questi giorni è sempre più insistente la voce che vedrebbe imminente lo scioglimento della sua squadra. L’altra sera nel suo bar “The rink” a St. Albert era intento a seguire in televisione la partita di hockey Canada-Russia ma nelle pause di gioco tra un tempo e l’altro ha accettato di dare una risposta in merito a queste voci. Randy è stato categorico nel dire “sullo scioglimenento del mio team al momento dico che la voce è totalmente falsa”. Ricordiamo che la squadra è formata, oltre a Ferby, da Dave Nedohin, Scott Pleifer e Marcel Rocque. Qualcosa comunque di vero però esiste e forse si può capire nel modo con il quale Ferbey ha voluto chiudere l’argomento aggiungendo “ma se sarà, verrà fatto in modo adeguato”. Sono chiaramente giorni di forte tensione accentuati anche dalla sonora sconfitta che Randy ha dovuto subire due settimane fa nel campionato provinciale di Olds in gara contro il team di Kevin Koe.

Un messaggio per tutti da Solène Coulot

Provo a chiedere a tutti voi di fermare solo per un minuto la vostra vita e i vostri pensieri. In questo attimo provate con la massima attenzione a leggere cosa ha scritto Solène su Facebook il giorno prima di lasciarci:

Un jour nous prenons conscience que nous avons franchi le point de non-retour, ce moment où l’on ne peut plus revenir en arrière. Ce moment où l’on se rend compte qu’on a laissé passer sa chance… (Solène Coulot)

Un giorno ci rendiamo conto che abbiamo superato il punto di non ritorno, il momento in cui non si può tornare indietro. E’ il momento in cui ci rendiamo conto che abbiamo perso un’occasione (Solène Coulot)

Solène se ne andata a 20 anni. Giocava nel suo club di Besancon. Nel 2009 ha vinto il Campionato nazionale francese in squadra con la sorella Marie. Ha partecipato ai Mondiali junior 2009 a Vancouver e con il fratello Wilfred era la coppia di Francia che ha partecipato al Mondiale doppio misto di Cortina. Alle Olimpiadi di Vancouver lo skip della Nazionale francese contro la Norvegia ha  indossato una fascia a lutto in sua memoria.

In memoria di Solène

Lo scorso sabato 20 febbraio, è prematuramente scomparsa Solène Coulot, giovanissima componente della nazionale francese junior.
Alla sua famiglia, ai suoi amici e alla Federazione francese il cordoglio e la vicinanza di tutto il movimento del curling torinese e piemontese.

Vancouver 2010: Round Robin

Si è chiuso il girone di qualificazione alle Olimpiadi di Vancouver, con poche sorprese nell’ultimo turno.

In campo maschile mai in dubbio lo strapotere del Canada (9/0) che chiude imbattuta il girone. Alle sue spalle la Norvegia di Ulsrud che nell’ultimo turno ha vinto nettamente contro la Gran Bretagna di Murdoch, dimostrando così di essere forse l’unica squadra in grado di impensierire la marcia verso l’oro dei padroni di casa.
Terzo posto, e qualificazione diretta, per la Svizzera.
Sarà invece necessario il tiebreak tra Svezia e Gran Bretagna per andare ad occupare l’ultima casella disponibile per le semifinali. Appuntamento questa sera alle 23.00 italiane.

Nel torneo femminile invece non ci sarà bisogno di spareggi ed è definita la griglia delle semifinali. Il Canada prima classificata (8/1) se la vedrà domani alle 18.00 italiane, con la Svizzera di Mirjam Ott, mentre l’altra semifinale sarà tra Svezia e Cina.
Da segnalare l’esclusione della Germania campione europea in carica.

Vera delusione del torneo, gli Stati Uniti che chiudono all’ultimo posto sia in campo maschile che in quello femminile.

Vancouver 2010: un pantalone e il mondo si accorge che esisti

Loudmouth golf pantSiamo arrivati ad un passo dalle semifinali in programma il 25 febbraio. Per il girone femminile la situazione è chiara con Canada, Svezia, Cina e Svizzera promosse al turno successivo. Per il girone maschile Canada, Norvegia e Svizzera vanno avanti e aspettano la quarta qualificata. Ma per tutti, queste Olimpiadi saranno ricordate per i pantaloni  indossati dalla nazionale Norvegese. Gli atleti delle altre nazionali hanno commentato in positivo la scelta coloratissima di questa divisa. Tutti concordano sul fatto che se un pantalone vivace aiuta e fa parlare di curling i giornali e le televisioni, allora che ben venga anche questo tipo di abbigliamento. L’unico commento contro è arrivato dallo skip svizzero Ralph Stöckli che non ha condiviso questa scelta di stile. Per Stöckli la Norvegia è un’ottima squadra e non ha certo bisogno di richiamare l’attenzione su di sè in questo modo. Comunque sia, i media di tutto il mondo hanno trovato lo spunto per parlare di curling proprio grazie a questi pantaloni. Forse l’unica vittima di questa storia è stato l’amministratore delegato della azienda che li produce (Loudmouth Golf Dixie Pants) Larry Jackson svegliato ripetutamente dalle chiamate al cellulare nella prima notte di esordio sul ghiaccio del team Norvegia.

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