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novembre, 2010:

Il figlio prodigo Gunnlaugson è tornato ma non toccate il maiale

Si chiude oggi la vicenda dei  ragazzi di Manitoba Gunnlaugson, Forrest e Richter che per tanti soldi e ambizione olimpica erano andati a giocare in Russia con la promessa di diventare la Nazionale russa. Come abbiamo già scritto la settimana scorsa, dopo soli 8 mesi, la Federazione russa ha avuto un ripensamento licenziando le giovani promesse junior canadesi. Oggi la World Curling Federation ha ufficialmente dichiarato che “sdogana” i figlioli e consente che questi ragazzi ritornino a gareggiare nel campionato canadese. La nota di WCF sottolinea come il regolamento non sia stato in nessun modo violato perché i 3 canadesi hanno gareggiato nel Campionato di Russia (e l’hanno anche vinto) ma non hanno mai partecipato ad una manifestazione internazionale indossando le divise della nazionale russa. Adesso con molta urgenza Gunnlaugson e compagni devono completare il team ed entro il 2 dicembre presentare l’iscrizione al Campionato di Manitoba. Vinto questo campionato per il gruppo si possono ufficialmente aprire le porte e partecipare al Brier Tim Horton’s.

A Winnipeg distrutto da vandali il Wildewood curling club

Ieri mattina, il primo ad arrivare al curling club Wildewood è stato l’icemaker e non poteva credere ai suoi occhi. Tutto l’impianto sportivo, nella notte, era stato completamente devastato. Finestre sfondate, bagni completamente demoliti, una sala bar con le bottiglie degli alcolici frantumate sul ghiaccio delle 8 piste di gioco. Ogni sorta di rottame staccato dal soffitto e dalle pareti su tutto il ghiaccio. Il dirigente del club, Gord Doeksen, per il momento ha stimato il danno in circa 100 mila dollari. I vandali si sono particolarmente scatenati nella demolizione delle vetrine che contenevano coppe e trofei. Il centro sportivo Wildewood è nato nel 1929 per iniziativa di privati. Oltre all’area curling comprende campi da tennis, centro fitness, campi da badminton, piscina e, tutto intorno alla struttura, un campo da golf a nove buche. La polizia di Winnipeg ha iniziato le sue indagini. Al momento i responsabili del club non sanno quando l’attività potrà riprendere.

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Un curling più multietnico per il Canada del futuro

Di recente in Canada è stato pubblicato uno studio realizzato dalla professoressa Heater Mair. La Mair è docente presso l’Università di Waterloo impegnata nel Dipartimento Studi Ricreazione e Svago. Oltre che per la sua Università il lavoro è stato commissionato anche dalla Canadian Curling Association. Heater Mair ha iniziato la sua ricerca partendo da un dato statistico sul futuro del Canada. Nel 2031 il 25 – 28% della popolazione canadese sarà costituita da persone immigrate. La Mair ha voluto quindi esplorare da vicino come i club di curling  possano collaborare alla integrazione sociale dei nuovi canadesi. Per realizzare questa ricerca etnografica sul curling è andata a conoscere la realtà in 18 club sparsi nell’Ontario. Questa ricerca ha richiesto un impegno di 500 ore con una media di 30 ore nella frequentazione in ogni club. Nella stesura finale la Mair ha preferito usare degli pseudonimi sia per il club che per gli intervistati. In questo modo si è resa   più libera nella critica verso i gestori del club. Lo studio evidenza molti aspetti di criticità. In particolare esiste un’evidente chiusura imposta dall’uso della lingua. Nel curling il 91% dei giocatori parla esclusivamente inglese. In più tra gli stessi curler intervistati è emerso (87% dei casi) come il curling sia vissuto come esclusivo svago ricreativo solo per bianchi. Una mentalità che si sintetizza come “nato dai bianchi e per i bianchi”. Questa mentalità già oggi non aiuta la sopravvivenza di molti club di curling in tutto il Canada. Ma con gli anni, ed il conseguente incremento dei non canadesi, o si modifica la mentalità oppure questo sport è destinato a diventare un passatempo solo per intimi ma anche  molto ricchi canadesi doc.

Mai fu così appropriato firmare il mio articolo Renato Negro

Strappato il contratto tra RCF e i mercenari canadesi

Forse ricorderete quello che avevo scritto, nel mese di maggio, in merito ad un accordo tra alcuni giocatori junior di Manitoba e la Federazione Russa per tesserare e far giocare alle Olimpiadi di Sochi 2014 dei Canadesi nazionalizzati russi. Si trattava di giovani promesse del curling canadese Jason Gunnlaugson, Justin Richter e Tyler Forrest. La storia era ovviamente assolutamente vera come era altrettanto vero il contratto stipulato tra le parti che prevedeva un compenso a favore dei ragazzi canadesi pari a 100 mila dollari anno più contributi spese. L’attività era da subito iniziata con l’arrivo in Canada di 2 atleti russi Alexander Kazyrev e Alexey Stukalsky che avrebbero completato il gruppo. Durante tutta l’estate il Team si è impegnato senza soste e il primo importante risultato sul ghiaccio era già stato raggiunto con la conquista della Coppa di Russia uomini. Ma in questi giorni le cose hanno preso una piega molto diversa. Il contratto prevedeva che i 3 ragazzi canadesi entrassero in possesso della cittadinanza russa e in questo modo avrebbero potuto partecipare al prossimo campionato Europeo, in programma in Svizzera a Champery dal 3 al 11 dicembre prossimo, indossando la divisa della Nazionale di Russia. Cosa è successo in realtà non è  stato totalmente reso pubblico. Si sa però che i ragazzi canadesi non erano disponibili a rinunciare alla loro cittadinanza canadese e chiedevano di risolvere la questione con la doppia cittadinanza. Conclusione della storia ai ragazzi canadesi il governo russo si è rifiutato di dare cittadinanza e quindi Gunnlaugson, Richter e Forrest ritornano in Canada  in cerca di una occupazione. Ma la mannaia è caduta anche sulla testa dei poveri e incolpevoli russi Kazyrev e Stukalsky che con i canadesi formavano il Team di Mosca.  Per volonta della Fed.Russa i 2 russi non potranno aggregarsi con nessuno per  partecipare ai prossimi Europei. La RCF  ha deciso che agli Europei in Svizzera andrà una squadra totalmente diversa, che è il Team della regione di Chelyabinsk, composto da  Artem Shmakov, Evgeny Riabyshev, Serguey Manulychev, Evgeny Arkpov e Artur Ali.

Il team Draghi Ice Masters al torneo di Saint Gervais

Nello scorso weekend, il team Ice Masters della società Draghi, capitanato da Davide Sandri, ha preso parte al “XXXème tournoi international du Mont Blanc” a Saint Gervais, in alta Savoia.

I nostri colleghi si sono ben comportati, raggiungendo un ottimo decimo posto finale su 24 squadre, che li colloca nella “parte sinistra” del tabellone, ben oltre la metà classifica.

A tutti gli Ice Masters vanno i complimenti di tutta la società Draghi Curling Club Torino asd ed un sincero in bocca al lupo per le prossime scadenze.

Al Curling Club Granit di Coaldale: la gara più lunga del mondo

La gara è già iniziata alle ore 18 di giovedì 11 novembre. Siamo al curling club Granit di Coaldale nella Brithish Columbia Canadese. L’intento è quello di giocare una partita di curling con continuità sino a superare le 54 ore. Le stones verranno lanciate sino all’alba di domenica 14 novembre o perlomeno dopo la mezzanotte. In questo modo l’evento sarà certificato nel Guinness World Records per il curling. Al momento i detentori del record sono un gruppo di curler di Burlington in Ontario. Per superare questo record di resistenza in pista è consentito che la squadra sia composta da 5 atleti. Un giocatore può riposare 2 ore dopo aver giocato 8 ore consecutive. Nel curling center sono stati predisposti anche dei letti per consentire ai giocatori di tentare un sonnellino. Ma durante questa 3 giorni del record c’è stata anche l’occasione di assistere ad un concerto rock. Poi tanto curling per tutti con la possibilità di seguire dei corsi di avvicinamento. Gli atleti impegnati nel records sono Kevin Beauchamps, Lucas Pittman, Brent Nicol, Logan Conway, impegnati contro Kyle Williams, Mc Donald Tyler, Tyler Nast, Steven Wells e Justin Zoratti.

World Wheelchair Qualification: Abbiamo sfiorato il sogno

In Finlandia è da pochi minuti terminata l’ultima gara per l’Italia. Questa mattina gli azzurri sono scesi in pista per la prima opportunità di qualificazione contro la Cina. Il risultato era già compromesso dopo il secondo end perchè i cinesi avevano piazzato 7 stones a punto. La gara era comunque andata avanti sino al termine del 7° end finendo 10 a 4 per la Cina. Questo pomeriggio potevamo ancora sperare di riuscire nell’impresa di qualificarci e andare in febbraio ai Mondiali di Praga. La Russia vincendo contro il Giappone era l’ultimo nostro ostacolo. La gara contro la Russia è stata sempre in equilibrio. Sin dai primi end eravamo in svantaggio ma con un punteggio  recuperabile. Siamo arrivati al termine del 7° end con l’Italia in svantaggio per 4 a 3 ma con l’hammer a nostro favore. Nell’ultimo end la Russia ci ha fatto soffrire con una stone a punto nel cerchio dei 12 piedi. Gli azzurri hanno impostato un gioco di strategia utile a chiudere la gara con 2 promozioni che però sono state ben contrastate dal gioco dei russi. Uno stone messo a punto dal nostro third Gabriele Dallapiccola è stato bocciato e messo fuori gioco. Moriva così la speranza di segnare 2 punti e vincere la gara all’8°. Nell’extraend rimaneva ancora la speranza di un punto nell’ultimo lancio del nostro skip Egidio Marchese ma lo stone giallo dell’Italia purtroppo aveva troppa forza e non è rimasto nella house. Risultato finale Russia – Italia (6 a 4). Peccato. Dopo un girone di qualificazione veramente esaltante, con una sola sconfitta, la qualificazione al Mondiale sembrava proprio possibile oltre che meritata. Grazie comunque a Egidio Marchese, Gabriele Dallapiccola, Emanuele Spelorzi, Angela Menardi, Andrea Tabanelli e Mauro Maino. Siete stati bravi. Vi siete e ci siamo divertiti. Al prossimo Mondiali 2011 Cina e Russia si vanno ad aggregare a Canada, Svezia, Germania, USA, Scozia, Corea, Norvegia e Rep.Ceca.

Wheelchair Curling in Finlandia: Andiamo agli spareggi

Terminato il girone di qualificazione per l’italia con un ottimo piazzamento. In classifica siamo primi a pari merito con la Cina. Per il terzo e quarto piazzamento troviamo Russia e Giappone. Tornando alle gare di oggi diciamo che questa mattina è arrivata la prima e unica sconfitta italiana nella gara contro la Cina. Il risultato però mi sembra forse anche troppo per gli azzurri (Cina 7 Italia 1). Sono portato a pensare che l’Italia abbia preferito perdere ma per una mossa tattica sapendo che dovremo affrontare nuovamente la Cina per la qualificazione definitiva. Poi nel pomeriggio (alle ore 14,30) nella gara di chiusura ci siamo anche tolti la soddisfazione di battere una Svizzera (7 a 2) che nei pronostici risultava la candidata n° 1 a questa qualificazione e che invece non è arrivata neanche tra le prime 4 Nazioni. Domani sarà la giornata conclusiva, alle ore 12 locali scendono in pista (1) Cina contro Italia e (in pista 2) Russia contro Giappone. Poi alle 16,30 ancora la perdente di pista 1 contro la vincente di pista 2. Ricordiamo che solo 2 Nazionali potranno qualificarsi per i Mondiali di Praga 2011.

World Wheelchair Qualification: la gaffe francese

Molto spesso, noi italiani, siamo considerati un po’ pasticcioni, un po’ faciloni e magari poco avvezzi alle leggi e alle regole, ma ciò che è successo in Finlandia alle Qualificazioni Mondiali Wheelchair, dimostra che tutto il mondo è paese.
Solo i più attenti osservatori avranno notato che le squadre presenti a questa competizione sono nove, ma le aventi diritto erano in realtà dieci, e la squadra mancante è proprio la Francia.
E cosa sarà mai successo di così grave per non far giocare la nazionale transalpina ? Molto semplice: la federazione francese ha presentato in ritardo la documentazione per l’iscrizione della squadra !!
A questo punto gli Ufficiali di gara non hanno potuto far altro che estromettere la squadra d’oltralpe e ridurre a nove i teams partecipanti. Ovviamente però gli atleti francesi in Finlandia erano già arrivati, e in accordo con tutte le altre squadre, tutte le partite che vedevano impegnata la squadra transalpina sono state regolarmente giocate, pur con risultato ininfluente per la classifica.
Questa mattina ad esempio l’Italia ha giocato, e peraltro vinto, contro i cugini d’oltralpe e i nostri ragazzi si sono così mantenuti concentrati per la fondamentale partita del pomeriggio contro la Finlandia e di cui abbiamo già scritto.
Per questa storia non possiamo che esprimere tutta la nostra solidarietà agli incolpevoli atleti francesi, e davvero non vorremmo essere nei panni dell’incaricato della federazione ad effettuare le pratiche d’iscrizione.

In Italia si fa chiamare Egidio Marchese ma in verità è Kevin Martin

Semplicemente impressionante. Non trovo altri termini per definire questo team Italia che sta disputando in Finlandia le gare di qualificazione ai prossimi Mondiali 2011 di Wheelchair curling. Anche nella gara odierna, contro i finlandesi padroni di casa, non c’è stata partita. Al termine del 6° end eravamo già in vantaggio per 7 a 1. Poi, nel settimo ancora non appagati, gli azzurri hanno  piazzato altre 4 stones a punto. La Finlandia così piegava definitivamente la testa e la gara terminava con il risultato di Italia 11 Finlandia 1. Ovviamente tutta la squadra sta giocando al massimo con buone prestazioni anche per Angela Menardi, Emanuele Spelorzi, Gabriele Dallapiccola e senza dimenticare chi è fuori pista a soffrire come l’allenatore Mauro Maino. Ma un elogio particolare va a Egidio Marchese. Egidio in questa occasione ha dovuto anche sopperire all’assenza dello skip titolare Andrea Tabanelli. Sicuramente, in una situazione di emergenza, è venuto fuori tutto l’orgoglio e il temperamento del calabrese di Acri trapiantato in Valle D’Aosta a Sarre. Egidio ha 42 anni e da molti anni gioca sia in campionato con la sua società Disval che in Nazionale sempre come third. Ricordiamo anche che Marchese dal giugno 2007 è stato eletto Presidente della AVP e di conseguenza anche della stessa Disval. Nel luglio scorso il suo mandato era terminato ma l’assemblea dei soci lo ha riacclamato come Presidente dell’Associazione. Con il risultato odierno contro la Finlandia siamo a 6 gare vinte su 6 disputate a questo torneo di qualificazione. Siamo ad una sequenza di risultati positivi  che mi fanno associare il nome di Egidio Marchese al mitico canadese Kevin Martin e non ritengo in nessun modo di esagerare. Le partite non sono ancora concluse. Rimangono da affrontare ancora  Cina e Svizzera. La Cina proprio questa sera ha subito la sua prima sconfitta in questo torneo contro la Russia ma di certo è qualificata per le gare di spareggio finale. La Svizzera, al momento con 3 punti in classifica e 3 sconfitte, tenterà un disperato recupero per raggiungere almeno il 4° posto in classifica. Classifica (all’11 nov 2010) Italia 6 punti, Russia 7 punti (una partita in più), Cina 5 punti, Giappone 4, Svizzera 3.

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