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La Leggenda di Calgary – Paul Gowsell

gowsell-mondiali-junior-1978.jpgAi campionati Provinciali Senior di Alberta una squadra scende sul ghiaccio. Lo skip prende posizione al centro della casa. E’ un giocatore che ha superato i 50 anni e come tutti gli altri ha i capelli corti tendenti al grigio e pantaloni neri. Nulla di lui può richiamare l’attenzione del pubblico quasi una presenza invisibile per gli spettatori più giovani. Al contrario il pubblico più anziano non ha occhi che per lui perché quello skip è Paul Gowsell la leggenda di Calgary. Paul alla fine degli anni 70 era un mito. Un astro nascente del curling tanto bravo quanto folle. In Canada lo ricordano ancora oggi perché Gowsell era personaggio anche fuori dal ghiaccio. Arrivava al curling center con il suo furgone volkwagen giallo e non serviva l’etilometro per capire quante bottiglie di birra avesse già svuotato. Barba e capelli biondi sempre troppo incolti e troppo lunghi per un curling conservatore e lontano dalle mode. Scendeva sul ghiaccio vestito con dei pantaloni a scacchi grigi che in molti dicono non abbia mai trovato il tempo di lavare almeno una volta. Ma quando Paul Gowsell iniziava a giocare si poteva assistere ad una vera magia. Vinceva sempre senza riverenze. Mai insicuro nelle scelte arrivando a strapazzare in quegli anni anche giocatori molto più esperti e maturi tanto venerati come un Hector Gervais di Edmonton. Paul Gowsell arrivò quindi a giocarsi il Mondiale junior nel 1976 ad Aviemore (Scozia) vincendolo con i compagni di squadra Neil Houston, Glen Jackson e Kelly Stearne. Ma giocare con Paul voleva dire anche il dover sopportare grida imprecazioni e insulti. Il resto della squadra, ad eccezione di Kelly Stearne, lo abbandonò. Nel 1978 Gowsell ritornò con un nuovo gruppo conquistando ancora il diritto di rappresentare il Canada ai Mondiali Junior di Grindelwald (Svizzera). Questo team formato da Paul Gowsell, John Ferguson, Douglas McFarlane e Kelly Stearne vinse il Mondiale. Tutto il Canada era in attesa di un Paul Gowsell tra i grandi del professionismo ma così non è stato. Dopo  l’ultimo Brier Labatt (oggi Tim Horton) del 1980 Paul Gowsell sparì dalla scena. In Italia c’è chi ricorda Gowsell. Marco e Adriano Lorenzi hanno avuto il privilegio di poter giocare contro la leggenda di Calgary. Lo ricordano ancora oggi con un aspetto hippies. Un Gesù Cristo del curling. Lo ricordano ai Mondiali di Scozia quando, dopo un’abbondante bevuta,era intento a sedurre una ragazza in una scena grottesca con Paul, così com’era tanto magro, abbracciato alla sua conquista, sicuramente simpatica ma, tanto grassa. In Canada Paul è ricordato anche come Paul Pizza. Erano gli anni 70 e in un torneo di Winnipeg Paul Gowsell sta giocando, davanti a 1000 spettatori, contro la squadra di un certo McGrath. Erano anni in cui non esisteva il limite di tempo (inserito nel regolamento dal 1980) e McGrathm, per decidere il tiro, creava delle pause che arrivavano anche ai 20 minuti. Paul Gowsell stanco delle attese decise di  provocare l’avversario ordinando una pizza. La pizza fu consegnata e Gowsell, durante la partita, nelle lunghe pause dell’avversario, iniziò a mangiarla a bordo pista. Fu comunque educato nell’offrirla anche allo skip avversario ma McGrath, poco divertito, rifiutò.

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