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febbraio 1st, 2011:

Rivoluzione nel fotovoltaico con l’energia raccolta anche di notte

Dal dipartimento americano per l’Energia  di Idaho è arrivata una importante notizia per tutti i grandi consumatori di corrente elettrica. Al National Laboratory il professor Steven Novack ha ideato e realizzato il primo sistema fotovoltaico che può generare corrente elettrica anche di notte. Parliamo di questo tema tecnologico perché il mantenimento di una pista di ghiaccio per il curling ha, spesso, dei costi proibitivi e le attuali tecnologie hanno una scarsa capacità di  raccolta dell’energia solare nelle giornate nuvolose e con le notti di totale inattività del fotovoltaico. Quindi cosa si è inventato Steven Novack? Il suo ragionamento è partito da una semplice constatazione: circa la metà dell’energia disponibile dello spettro solare arriva sulla Terra nella banda degli infrarossi. Durante la notte dal terrero ritorna a risalire nell’aria sotto forma di calore. Il sistema realizzato utilizza dei ricettori con microantenne della lunghezza d’onda degli infrarossi (sopra i 700 nanometri). In laboratorio Steven Novack è riuscito a raccogliere di notte fino al 84% dei fotoni rilasciati dal terreno. Al momento la sperimentazione ha fornito dei risultati esaltanti e decisamente maggiori a confronto con la tecnologia oggi in uso delle celle al silicio. I pannelli in commercio attualmente non superano il 20% di efficenza e sono soggetti a gravi problematiche di posizionamento nell’inclinazione precisa rispetto all’angolo di incidenza dei raggi solari. Sempre per i pannelli attualmente installati esiste anche il problema che si possono riscaldare troppo oltrepassando la temperatura ideale di esercizio con l’inevitabile crollo della produzione di corrente. Ma dal Laboratorio americano ammettono che per completare questo progetto sono ancora impegnati alla soluzione di un  problema. Il problema sta nell’uso dei diodi semiconduttori al silicio. L’energia, generata dalle microantenne per gli infrarossi, è una corrente alternata con una frequenza troppo alta per essere utilizzata. La corrente alternata deve quindi essere trasformata in corrente continua e per fare questa conversione sono necessari i diodi semiconduttori al silicio che però non funzionano alle alte frequenze. Ma Steven Novack promette che a breve verrà risolto il problema del diodo e anche che il nuovo impianto da lui ideato sarà realizzato in multistrato capace di funzionare a differenti frequenze. Il nuovo pannello avrà la possibilità di raccogliere sia la luce solare diurna che l’emissione degli infrarossi in notturna.

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