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maggio 24th, 2011:

Chiusura di stagione in Scozia con i premiati dal Royal Caledonian

Sabato scorso, al McDonald Inchyra Grange Hotel di Falkirk, non lontano dal castello di Stirling, si è svolta l’annuale riunione della Royal scozzese. In questa occasione ogni anno vengono premiate molte figure del curling che hanno ottenuto importanti risultati nella stagione appena conclusa. Quest’anno il premio come miglior giocatore junior dell’anno è andato ad Anna Sloan. La Sloan, senza citare i risultati nel campionato scozzese, nella stagione 2010 – 2011 ha conquistato una medaglia d’argento con il Team Muirhead agli Europei di Champery, una medaglia d’oro ai Mondiali Junior come third sempre della Muirhead, una medaglia d’oro come skip alle Universiadi in Turchia. Il premio come miglior Team è andato ovviamente al Team di Eve Muirhead, squadra allenata dal padre Gordon. Come Ice maker dell’anno è stato premiato Chris Noble del curling club Braehead di Glasgow.

La news del giorno: danneggiato per esplosione il club Thistle St. Andrews

La cittadina è quella di Saint John in Canada nel New Brunswick. Nella notte di sabato scorso una esplosione all’interno del curling center, gestito dal club Thistle St. Andrews, ha causato seri danni a tutta la struttura. Sulle cause i vigili del fuoco non hanno dubbi. L’esplosione è avvenuta nella sala cucine per due serbatoi di gas propano. In quel momento il centro sportivo era fortunatamente deserto. Il curling club è la più grande struttura dedicata di tutta questa zona con 8 piste di ghiaccio. Ma nella stagione estiva viene utilizzata anche per ospitare matrimoni e varie altre feste. Proprio la prossima settimana, dice il Presidente Jane Aeseneau accorso sul posto, avremmo dovuto ospitare un matrimonio. Il consiglio  di amministrazione del club già domenica sera è stato convocato per discutere sul finanziamento necessario all’immediata riparazione dei danni procurati da questa esplosione.

Una storia triste a Bellegarde

E’ domenica mattina a Bellegarde. E’ non è una giornata qualsiasi per George Donald ma un momento di grande sofferenza. Da poco sono passate le otto ed è già davanti a un vecchio capannone in disuso. Entra e sale una scala e ogni passo si accompagna allo scricchiolio sinistro del legno. Arrivato in cima al soppalco vede davanti a se una distesa di stones con tanta polvere da far sembrare ridicolo domandare da quanto non si giochi più a curling. Fuori con un camioncino è arrivato Al Thompson e subito prepara il mezzo per il carico. E’ domenica 22 maggio 2011  a Bellegarde, un piccolo paese nello Saskatchewan quasi al confine di Manitoba. Questo paese ha una storia recente perché è nato dall’insediamento di famiglie arrivate dalla Francia e dal Belgio nel 1898. Non sono mai stati in molti ad abitare da queste parti ma a metà del novecento si potevano contare sino a 300 anime. Adesso sono rimasti in pochi forse non più di 100 se contiamo anche quelli delle fattorie non lontane dal paese. E quasi 100 anni aveva anche la casa del curling dove nelle fredde sere d’inverno tutti si ritrovavano per bere un bicchiere e per lanciare due stones. Ma adesso alla sera chi è rimasto preferisce guardarsi un buon film alla televisione oppure raggiungere le cittadine di Manitoba per andare al ristorante o in discoteca. Così da qualche anno più nessuno ha organizzato le serate di curling e allora a che serve tenere occupato quel capannone con tutte quelle stones. George è stato incaricato dalla comunità di consegnarle al signor Thompson che è un artigiano del granito di Winnipeg. Thompson si è accordato per acquistarle al prezzo di 75 dollari per le più vecchie e 125 per quelle meno vecchie. Sono quasi tutte blue hone dell’isola scozzese di Ailsa Craig ma ci sono anche 2 giochi di granito Trevor del Galles. L’artigiano Thompson le rimetterà a posto e sicuramente molto presto le rivenderà negli Stati Uniti in Arkansas o in California dove la popolarità del curling è in crescita e i club per il curling stanno nascendo come i funghi. Intanto George scende dalla scala con l’aria triste tenendo nelle mani 2 stones per volta. Davanti al camion le cede a Thompson che con molta cura le posiziona allineate sul piano di carico. Questa scena durerà per circa due ore. Poi con le ultime due anche l’artigiano scende dal mezzo e chiude le sponde di carico del camion. Si sporge nella cabina per prendere un assegno e una penna. Lo compila segnando chiaramente i numeri per un totale di 6620 dollari canadesi. Thompson strappa l’assegno lo consegna a George Donald e si stringono la mano. I soldi serviranno per la manutenzione della scuola e altri piccoli lavori nel paese. Ma di quelle sere d’inverno di birra e di curling qui a Bellegarde non rimarrà neanche il ricordo.

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