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Sentenza del tribunale: la skip Gail Munro ha ragione e Derek Brown paga

Lunghi i tempi della giustizia e non solo in Italia. Oggi e stata pronunciata la sentenza per la causa intentata da Gail Munro contro il suo responsabile delegazione della Nazionale femminile di Scozia. La vicenda ci riporta indietro di alcuni anni al Mondiale donne disputato in Canada, a Vernon, nel 2008. Darò solo un breve accenno su quanto accaduto ma per chi è  interessato può  ritrovare i miei articoli sulla storia (usciti il 28 marzo 2008, 1 settembre 2009 e 27 aprile 2011). Si può semplicemente digitare Gail Munro nello spazio ricerca e li visualizzate tutti. Ma torniamo al Mondiale di Vernon. Dopo una serie infinita di sconfitte della nazionale scozzese tra le atlete e gli accompagnatori tira una brutta aria. L’allenatore in quel Mondiale era la medaglia d’oro di Salt Lake City 2002 Rhona Martin. Rhona è nel panico e non riesce a gestire il gruppo. La skip della squadra è Gail Munro che, dopo 8 sconfitte consecutive, vive un comprensibile sconforto. L’unica compagna della squadra che gli rimane vicino è Lynsay Wilson mentre le altre prendono le distanze dalla skip. Mancano ancora 2 partite al termine del Mondiale e per la Scozia (contro Italia e Rep. Ceca) si tratta di salvare almeno la faccia. Rhona Martin, la sera che precede la gara contro l’Italia, cerca un colloquio con la Munro ma di certo non trovano un intesa. La mattina seguente Rhona Martin riferisce sul colloquio al capo delegazione Derek Brown. A questo punto Derek Brown commette un grave errore. Anzichè parlare direttamente con la skip Gail Munro, così come suggerito dalla Martin, organizza una conferenza stampa dove dichiara alla stampa che la sua Gail Munro si è rifiutata di salire sul ghiaccio. La stessa scelta è stata presa anche dall’altra atleta Lyndsay Wilson per solidarietà verso la compagna. Nelle 2 ultime gare saranno solo 3 le atlete a scendere in pista: Karen Addison, Ann Laird e Lynne Cameron. A Mondiale finito tutti a casa in Scozia ma Gail Munro è subito decisa ad intentare una causa contro Derek Brown per diffamazione. Oggi la sentenza è arrivata. Dal mese di aprile il giudice della Alta Corte ha chiamato in udienza e ascoltato molte delle persone coinvolte. L’avvocato di Gail Munro ha portato in aula Alan Cowan, Lyndsay Wilson, Fiona Hardie e John Munro, mentre l’avvocato della difesa di Derek Brown ha chiamato Karen Addison, Ann Laird, Cate Brewster, Colin Grahamaslaw e Rhona Martin. Ho letto per voi i lunghi verbali delle deposizioni. Di frequente la difesa di Derek Brown è sembrata imbarazzata e in grossa difficoltà nel tentare di dimostrare che ci sia stato il rifiuto di scendere sul ghiaccio da parte di Gail Munro. Al contrario le dichiarazioni “diffamatorie” di Derek Brown in conferenza stampa erano dimostrabili con gli articoli pubblicati sul Daily Mail, The Times, Obserwer, The Canadian Press ecc. Oltre a questi esisteva documentazione dei servizi televisivi della BBC ma anche il sito della Royal Curling Caledonian, in quelle ore critiche, scrisse le stesse cose contro la Munro. Per queste ragioni la sentenza emessa da piena ragione alla skip Gail Munro e condanna per il reato di calunnia e diffamazione Derek Brown al pagamento di 21.950 sterline (24.500 euro circa).

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