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Con Jean Mills il curling è anche lettura

Si parla sempre di curling giocato e quindi degli atleti che lo praticano. Con questo post oggi voglio invece parlarvi di curling ma quello scritto. Sì perché, in particolare in Canada, sono molti gli intellettuali del curling. Decisamente tanti i giornalisti impegnati al commento settimanale dei vari eventi e tra questi i più noti e stimati sono sicuramente Joe Pavia, Jim Bender, Peter Ruicci e George Karrys. Ma vorrei portare alla vostra attenzione una bravissima scrittrice canadese meglio ispirata a scrivere romanzi che articoli di breve lettura. Vi parlo di Jean Mills. Jean è ovviamente anche giocatrice di curling con una passione ereditata dal padre Jack nel frequentare e vivere con assiduità l’ambiente familiare del Guelph Curling in Ontario. Jean Mills, oltre tenere dei corsi di scrittura, ha scritto a oggi  quattro libri per l’editore Pugwash Pulishers dai titoli: The Legacy, Wild Dog Summer, The Toymarker’s Son e Abby and the Curling Chicks. L’ultimo di questi libri è un racconto per bambini ispirato al curling. Ho scoperto la Mills trovandomi a leggere il suo blog, Grassroots Curling, ma anche sul sito della Canadian Curling Association dove le sue storie sono molto apprezzate. Attualmente proprio sul sito della Canadian Association sono pubblicati una serie di racconti dal titolo “Intorno alla Casa”. Jean Mills, in queste brevi storie, cerca di interpretare le atmosfere l’entusiamo, il sacrificio, lo spirito di amicizia, incontrato nei vari curling club da lei visitati in tutto il Canada. Se troverete il tempo e la voglia di andare a curiosare nel blog Grassroots Curling vedrete anche qualcosa di molto singolare. In questo suo blog la Mills si racconta in uno sfogo per quante e quali difficoltà professionali deve affrontare una scrittrice freelance. Jean aveva (ha) un bel progetto, vuole scrivere di famiglie del curling. Dei tanti casi di padri e figli, di fratelli e sorelle giocatori di curling diventati popolari in tutto il Canada. L’anno scorso parlò di questa sua idea con la Reader Digest che sembrava seriamente interessata a farne un libro. La storia già vedeva realizzate delle parti con personaggi di rilievo come il capitolo dedicato ai fratelli Howard. Ma poco dopo arrivò per la Mills la doccia fredda in una breve risposta dell’editore che si diceva non interessato ad investire su questo libro. La Mills non molla continuando a proclamare che “il curling è una storia da raccontare“. Seguendo l’ispirazione di questa scrittrice canadese viene in mente che il curling è stato, ed è spesso, una questione di famiglia anche da noi. Pensiamo solo ai Lorenzi (Ivo, Marco, GianLuca, Maria Carla) agli Alverà (Claudia, Eleonora, Carla, Massimo, Fabio, Nella, Giorgia Apollonio), ai Mariani Maier (Lino e Marco), ai Ghezze (Denis e Renato), ai Lacedelli (Ann e Giulia), ai Costantini (Angela, Carlo, Massimo, Paolo, Valerio), ai Fassina (Guido e Roberto) ai Menardi (Antonio, Alberto, Dino, Stefania, Angela), ai Gonin (Simone e Lucilla), ai Pavani (Andrea, Enea e Marina). La lista è lunghissima e scusate  se non riesco a citarvi tutti. E’ proprio vero che in tutto il mondo il curling è cosa di famiglia. Un libro sulle famiglie del curling potrebbe trovare il suo interesse anche in chiave tutta italiana. Ma anche da noi gli editori non sono di certo disponibili verso il nostro sport. Peccato per noi.

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