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novembre 18th, 2011:

Anche nel mondo del curling c’è chi soffre di depressione

Questo non è uno di quei pezzi che ho il piacere di scrivere ma è una triste riflessione e trovo che sia inutile, oltre che egoista, se rimane solo un momento nei miei pensieri. L’altro giorno avevo scritto sul decesso del giocatore canadese Jim Sullivan. Delle ragioni sulla sua prematura scomparsa non avevo avuto modo di sapere. Oggi  invece è stato reso noto che Sullivan si è tolto la vita perché gravemente depresso. Immediatamente mi è tornata alla mente anche la triste e analoga fine della giocatrice ventenne francese, Solene Coulot, nel febbraio del 2010 e poi ancora il suicidio, nel dicembre dello stesso anno, del campione scozzese wheelchair Frank Duffy. E’ incredibile pensare che anche tra persone così legate al curling  possa annidarsi la sofferenza e la depressione. In un ambiente dove è di regola l’amicizia la solidarietà lo spirito di gruppo, c’è invece qualcuno che si sente emarginato, dimenticato e troppo solo. Il mondo del curling è incolpevole ma potrebbe sempre esserci accanto a noi un compagno di gioco che ha bisogno di essere ascoltato. Prestiamo attenzione ad ogni piccola… quasi impercettibile richiesta di aiuto.

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