novembre, 2011:

Claudia Alverà ci scrive segnalandoci un’altra ottima iniziativa a favore del curling a Cortina.

Ciao Renato. In questo week end a Cortina si è svolto il For Fun. Torneo per far conoscere e praticare il curling a chi è principiante. Ottimo successo con ben 10 squadre giovani e meno giovani. Il tutto  accompagnato da buon cibo che non guasta mai… Lo spirito del curling.

Per tutti gli amanti del curling e del whisky vi segnalo che esiste una produzione per collezionisti di whisky che utilizza come contenitore delle piccole stone. Il prodotto più conosciuto è sicuramente dell’azienda di Peter Thomson che ha realizzato il Beneagles Scoth Whisky. Su e-Bay ci sono molte offerte con le stone di whisky. Di certo però i collezionisti faticano a trovare questo imbottigliamento ancora nella sua scatola originale.

Il legame tra il suono delle cornamuse e il curling è fortissimo. Un omaggio alla casa madre del Royal Curling Caledonian che ha dato a dettato regole e comportamenti per poter giocare. Così ad ogni importante manifestazione, alla sfilata di inaugurazione dell’evento e alla chiusura, non può mancare il gruppo o il singolo suonatore di cornamusa  rigorosamente in kilt. Da noi in Italia quasi sempre, per la difficoltà a reperire il musicista, si sopperisce con un cd. E proprio questa la ragione per cui voglio parlarvi di una band romana che  è  nata  nel  2000 da un gruppo di musicisti locali appassionati di cornamuse e tamburi. Si chiamano City of Rome Pipe Band e da alcuni anni fanno concerti in tutta Italia e non solo. L’ultimo di questi concerti si è svolto a Roma alle Terme di Caracalla il 16 ottobre scorso. Anche la divisa è ineccepibile, completa di kilt con i colori del Principe Charles Edward Stuart (di questa storia e di questo kilt, che gli Italiani sono autorizzati ad indossare, vi avevo raccontato in un mio posto il 30 novembre 2009 che potete ritrovare nell’archivio di questo blog). La City of Rome Pipe Band ha anche un suo sito www.cityofromepipeband.it dove potete trovare immagini ma in particolare sentire il gruppo in un filmato tratto da un loro concerto a Guidonia di luglio 2011. Per i piemontesi del curling, anche vicino a noi le opportunità di trovare musicisti di cornamusa non mancano. Una per tutte la folkestra di Bricherasio. I musicisti di Bricherasio non sono così legati alla tradizione scozzese e quindi niente kilt ma sono dei bravi musicisti e le cornamuse le sanno far suonare.

Si parla sempre di curling giocato e quindi degli atleti che lo praticano. Con questo post oggi voglio invece parlarvi di curling ma quello scritto. Sì perché, in particolare in Canada, sono molti gli intellettuali del curling. Decisamente tanti i giornalisti impegnati al commento settimanale dei vari eventi e tra questi i più noti e stimati sono sicuramente Joe Pavia, Jim Bender, Peter Ruicci e George Karrys. Ma vorrei portare alla vostra attenzione una bravissima scrittrice canadese meglio ispirata a scrivere romanzi che articoli di breve lettura. Vi parlo di Jean Mills. Jean è ovviamente anche giocatrice di curling con una passione ereditata dal padre Jack nel frequentare e vivere con assiduità l’ambiente familiare del Guelph Curling in Ontario. Jean Mills, oltre tenere dei corsi di scrittura, ha scritto a oggi  quattro libri per l’editore Pugwash Pulishers dai titoli: The Legacy, Wild Dog Summer, The Toymarker’s Son e Abby and the Curling Chicks. L’ultimo di questi libri è un racconto per bambini ispirato al curling. Ho scoperto la Mills trovandomi a leggere il suo blog, Grassroots Curling, ma anche sul sito della Canadian Curling Association dove le sue storie sono molto apprezzate. (continua…)