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Riflessioni

Mixed Doubles… meglio cambiare, neh!(variante)

lucianalitizzmedia.jpgLa World Curling Federation ha chiesto a tutti i Paesi di darsi da fare e organizzare dei team e delle Nazionali per partire con un programma di sviluppo del curling giocato a coppie.
La richiesta va soddisfatta. Lo impone, pare, il gradimento televisivo e lo spettacolo. Le considerazioni, a favore del Doubles mix, indicano che in questo modo si velocizza il gioco, e quindi si riducono sensibilmente quei momenti che i telespettatori meno appassionati considerano noiosi.
Personalmente sono scettico e rimango spesso a pensare che poi forse non è sempre bene adeguarsi al mezzo televisivo anche a costo di snaturare la logica di un gioco. Per non parlare poi del rischio di cannibalizzazione che il Doubles può creare, nel gradimento, sul curling tradizionale.
Ma dovendo apportare delle modifiche perchè allora non esagerare. Di recente ho più volte visto delle partite di Mixed Doubles e ho trovato che ancora è molto carente il coinvolgimento come spettatore.
Per questa ragione ho voluto (vorrei, non l’ho ancora fatto veramente) segnalare alla WCF il mio punto di vista presentando le mie proposte. Eccole:

Il doubles è decisamente più veloce e quindi nell’insieme di partita, con l’intercalare degli spot pubblicitari, più tollerabile anche dai meno appassionati.
Il minor numero di atleti in pista da più spazio ad una miglior concentrazione visiva sulle azioni di gioco.
Il coppia contro coppia ha un differente e più gradevole approccio psicologico che agevola la voglia di immedesimarsi.
Ma visto che si vuole novità perché non osare oltre.
Di frequente, nel curling, alcune partite non hanno più nulla da dire molto prima del loro termine. Con un grande vantaggio sul punteggio si va verso un finale troppo scontato. Ma anche il termine anticipato della partita può accadere di frequente.
Perché quindi non trovare una soluzione che crei più stimoli e che consenta, sino all’ultimo, un recupero e un ribaltamento del punteggio finale?

giallarossa

Una simpatica variante al doubles, così come presentato, potrebbe essere una singolare novità. La stone con un valore aggiunto.
Proviamo a descrivere meglio la dinamica del gioco. Ogni squadra avrà a disposizione, per i lanci, 5 stones. La sesta sarà posizionata, prima dell’inizio di ogni end, di guardia o nella house.
Ipotizziamo quindi di avere a disposizione un gioco di stones composto da 4 stone di un colore e una con manico bicolore.

blugialla

Per il conteggio dei punti, le 4 stones tradizionali valgono sempre 1 punto. Mentre lo stone bicolore, se portata a punto al termine dell’end, vale 3 punti.

La particolarità, oltre allo stone bicolore, consiste anche nella libera scelta del team su quando lanciare questa stone da 3 punti. Così anche il lancio di questo stone diventa parte della strategia di gioco.

In questo modo non si potrà più assistere ad una partita con un finale quasi scontato e con una conclusione, spesso, troppo in anticipo. L’interesse e lo spettacolo sono assicurati sino all’ultimo stone. E anche il palinsesto televisivo non subirà improvvise difficoltà sui tempi di programmazione.

Attendo i vostri commenti

Abbiamo bisogno del vostro aiuto

Il filo d’Arianna

Si chiude questa bellissima stagione di Curling. E anche il nostro blog rallenterà l’informazione. Non ci sarà mai una interruzione delle notizie, ma riducendosi gli avvenimenti mancherà, come si dice, la materia prima.
Questo per noi della redazione blog curlingtorino è stato il primo anno di servizio. Abbiamo fatto del nostro meglio e di sicuro in futuro tenteremo di fare anche di più. Siamo certi che questa nostra iniziativa è stata molto gradita da tutti gli amici appassionati di curling.
Ora, visto che è sempre valido il detto “aiutati che il ciel ti aiuta”, è proprio di questo cielo che voglio parlarvi. E qui mi rivolgo proprio a tutti Voi. (continua…)

Resoconto sulla diretta

Un giudizio sull’esperimento di ieri sera:

Live Now

probabilmente per la prima volta in Italia, una manifestazione di Curling come questa è stata seguita in diretta con aggiornamenti in tempo reale, end per end, dei risultati. Come spesso accade alla prima, anche questa è stata un’esperienza dai toni chiaroscuri.

Dobbiamo essere sinceri, non tutto ha funzionato come doveva. Ultimo dei problemi, ma solo in ordine cronologico, l’aver indicato sino a questa mattina in modo erroneo la vittoria del Lago Santo B sul Dolomiti per 5 a 4 anziché per 6 a 4.

E poi, tanto per fare altri esempi: il feed RSS che non segnalava gli aggiornamenti del risultato, la pagina su Google Doc che non si aggiornava automaticamente ogni 5 minuti ma doveva essere rinfrescata a mano dall’utente, ecc.

A parte tutto ciò, il bilancio è comunque più che positivo, speriamo di poterci ripetere, in meglio, in futuro e, soprattutto, di continuare a divertirci come è accaduto ieri.

Un grazie allo Sporting Club di Pinerolo, per l’ospitalità e il supporto fornitoci, e un ringraziamento, doveroso anche questo, alla HTC, senza la quale non avremmo potuto neppure iniziare.

Stay tuned. :)

Terminati i “Mondiali Ford Uomini” è tempo di bilanci

Si è chiuso il sipario anche su questi Mondiali Uomini 2007 ed è il momento dei bilanci.

Il bilancio economico si chiude con una entrata che oscilla tra gli 850 e i 900 mila dollari canadesi. Quindi grande soddisfazione per Terry Morris che, nell’organizzazione del Mondiale, ricopre il ruolo di responsabile del bilancio. E Terry Morris si concede alla stampa spiegando come verranno gestiti tali introiti. “Il 50%, circa 450 mila dollari, andrà all’organizzazione locale di questi Mondiali. Il resto sarà suddiviso tra 4 organizzazioni. La prima è il fondo Hec Gervais, la seconda l’Associazione curling dell’Alberta, la terza la Federazione curling Alberta e l’ultima la società organizzatrice dei campionati minori sempre in Alberta. Ma, soldi a parte, la nostra soddisfazione, per un evento così ben riuscito, è stata nel vedere come il curling sia stato così seguito, con 184.000 spettatori presenti allo stadio del ghiaccio per seguire la finale di domenica”. (continua…)

Il curling di zio Paperone

Tutto bene, come da programma, il Mondiale uomini per il team Canada. La squadra di Glenn Howard è leader in classifica e non ha mai fatto dubitare sul raggiungimento dell’obiettivo finale. Nessuno in Canada però è così ipocrita dal non dire che avrebbero preferito una Nazionale creata con il team di Kevin Martin oppure Randy Ferbey. Nel confermare questo gradimento comunque nessuno mette in discussione il valore del team Howard. E per meglio comprendere il valore, e le conseguenti vittorie, è di certo d’aiuto il redditometro sui guadagni in questa stagione. Primo, in questa classifica, Kevin Martin con 144.000 Dollari canadesi, a seguire Glenn Howard con 111.661, e al terzo posto Randy Ferbey con un sempre dignitoso reddito pari a 105.563 Dollari.

zio_paperone

Mondiali, la rivincita dei Leads

Come per tutte le manifestazioni internazionali, anche per i Campionati Mondiali di Edmonton esiste un interessante servizio di statistiche. In pratica vengono valutati i lanci di ogni giocatore e fornite le statistiche divise per giocatore, per team e per ruolo. Quello che manca, e che abbiamo fatto noi, è una media generale per ruolo. Il risultato è sorprendente.

I Leads delle 13 squadre hanno giocato, dopo 4 draws, una media dell’84,84%, i Seconds una media dell’81,07%, i Thirds col 73,38% e, udite udite, gli Skips hanno una media del 73,00%.

E’ chiaro che potrebbero essere fatte una innumerevole serie di considerazioni tecniche su questo dato, ma quello che vogliamo fare è dare risalto ed onore ad un ruolo, quello del Lead, che troppo spesso non viene capito e non ottiene la considerazione che merita.

E bravi i Leads.

AAA… Avversari ambosessi cercasi per un Canada imbattibile

Se su Marte c’è vita e quella vita conosce il curling, allora preparate le stones e organizzate “l’Universal Curling Championship” perchè qui sulla terra il Canada non ha rivali.

Quello che si è visto in questi Mondiali femminili di Aomori ,appena conclusi, era, nel suo epilogo finale, una storia sin troppo annunciata.

Poi di certo capita anche a questi fenomeni del curling una partita sbagliata, ma ogni team presentato ad una competizione è di livello irraggiungibile. D’altronde ci deve pur essere un motivo a  giustificare che il curling in Canada è sport professionistico. Ma a volte, guardando un Mondiale, una Universiade, una Olimpiade, viene da pensare che il curling è spesso in realtà uno show sorretto dal businness di manager canadesi e da una Federazione Mondiale fatta da membri canadesi aiutata dalla commercializzazione di materiale di gioco anch’esso canadese. Insomma, il loro circo Barnum da esportazione. E la grande notizia, il fatto ecclatante nel curling mondiale, si crea solo quando il Canada sbaglia la partita e quindi si esalta il piccolo Team Nazionale (come Davide contro Golia) di turno che, commuovendo il mondo (anch’esso inteso solo come Canada) riesce in questa impresa titanica. Vorrei – e devo – però subito chiarire che questa mia non vuole essere una polemica contro le splendide e brave ragazze del team Kelly Scott viste in Giappone. (continua…)

Chiedo scusa a tutti i Club di curling italiani

Cari amici. In questi giorni il blog curlingtorino festeggia i 4 mesi di vita. Ringrazio molti di voi che hanno apprezzato questa iniziativa ed in particolare chi in tutti i modi è riuscito a dirmelo personalmente. Ma ringrazio anche chi non apprezza e perciò si ripropone di fare una cosa analoga ma più ricca e quindi di maggiore interesse. Proprio per tale ragione a questi va un mio ringraziamento in anticipo.

Il movimento del curling ha un bisogno infinito di essere conosciuto con tutti i mezzi possibili. Ben venga Una, Dieci, Cento di queste iniziative.

Parliamo, scriviamo… facciamo parlare e leggere di curling perchè è anche questo che manca.

Quando dico di chiedere scusa è perchè stupidamente ho dato per scontato che questa mia filosofia fosse chiara e trasparente. Ma anche in questo caso, così facendo, anch’io ho commesso l’errore imperdonabile di non scriverlo e quindi non l’ho fatto sapere. Grave… per uno come me che di mestiere fa comunicazione.

Vorrei allora segnalare a tutti i neofiti del curling che per fortuna non esiste solo il curlingtorino ma le realtà in Italia presenti, da molto piu’ tempo di me, che lavorano, seguono e amano il curling sono:

www.curling.it e anche www.curlingcortina.it e ancora www.jasscc.it

e logicamente il sito della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio nella sezione dedicata al curling www.fisg.it.

Ma di certo ho dimenticato qualcuno. In questo momento però non ho in mente altro, Vi prego quindi di darmene anzi di darcene segnalazione.

Grazie.

Renato Negro

Anche in Canada niente soldi con il curling

E’ proprio di questi giorni una curiosa polemica che ha avuto un discreto risalto sui giornali sportivi canadesi. Ha sollevare il tema Brad Gushue, skip medaglia d’oro, per la Nazionale canadese, ai giochi di Torino 2006. Nell’intervista, Brad ha uno sfogo contenuto sulla difficoltà nel reperire sponsor anche a fronte di un grande risultato come un’Oro Olimpico. Nell’intervista Gushue dichara: “Mi ha fatto molto piacere quando siamo tornati dall’avventura olimpica e in aeroporto una folla di tifosi era in attesa per festeggiarci. Così come quando a Terranova ci hanno ricevuti e nominati cittadini onorari. (continua…)

Ultimo stone

In attesa di qualche evento dal mondo del curling, e i Campionati Mondiali Junior saranno il prossimo, vi consiglio di vedere, o rivedere, questo filmato. E’ la finale dei Campionati Europei di Basilea 2006, le squadre sono Svizzera e Scozia. Siamo all’extra-end e all’ultimo sasso dello skip svizzero. Non ci sono possibilità, o il sasso fa punto e la Svizzera vince o altrimenti il titolo europeo è della Scozia. Vi prego notare la freddezza di tutti i giocatori svizzeri, dello skip Schwaller, degli sweepers (N.B. uno solo aziona la scopa) e del vice skip, che portano lo stone fino al centro della casa senza esitazione alcuna.

CURLING ITALIA