curlingtorino/blog Rotating Header Image

La Stampa di Torino torna a parlare di curling

Una volta tanto, nelle pagine dedicate allo sport, La Stampa di Torino si ricorda che esiste anche il curling e dedica un articolo di poche righe — meglio di niente — alla nostra disciplina.

http://www3.lastampa.it/sport/sezioni/sport-invernali/lstp/438955/

Si parla dei Giochi Olimpici Invernali della Gioventù di Innsbruck, i primi della storia, per chi si stesse chiedendo cosa sono Giochi giovanili invernali.

 

Su Curling Italia una raccolta degli highlights delle fasi finali del torneo Misto.

http://www.curlingitalia.it/2012/01/21/winter-youth-olympic-games-innsbruck-2012/

Tutti si toccano alla presentazione del nuovo sponsor di Royal Caledonian Curling Club

E’ di queste ore la notizia che Royal Caledonian ha firmato un contratto di sponsorizzazione triennale per le attività di sviluppo in Scozia. Dal sito ufficiale del Royal si legge: Royal Caledonian Curling Club è lieta di annunciare un accordo di sponsorizzazione triennale con The Co-operative Funeralcare per i Campionati curling scozzese. E’ una azienda leader in tutto il Regno Unito. Sarà sponsor del concorso RCCC che determina quali squadre maschili e  femminili rappresenteranno la  Scozia nel Campionato del Mondo. Bruce Crawford (CEO presso il Royal Caledonian Curling Club) ha detto: “Siamo molto lieti di lavorare con Co-operative Funeralcare che ha una vasta diffusione in tutta la Scozia e una reputazione di qualità e coinvolgimento della comunità.” E Il Direttore della Co-operative Funeralcare ha dichiarato: “La Scozia prepara  atleti di classe mondiale nel curling e noi siamo orgogliosi di sostenere i campionati che li spingono a livello internazionale.  I vincitori di campionati precedenti hanno spesso dimostrato di essere una forza formidabile sulla scena mondiale e spero che con il nostro aiuto possono continuare il loro successo.”  Che dire… sicuramente nessuno potrebbe rifiutare una proposta di sponsorizzazione così importante sempre che venga salvaguardato il buon gusto e una comunicazione pubblicitaria, di accompagnamento alle gare di curling, attenta nell’evitare le esagerazioni. Nell’ambiente del curling scozzese in molti però dicono che non sono favorevoli. Questi contrari sostengono che il curling da 50 anni si prodiga per ricreare una immagine di questo sport più giovane e lontana dal preconcetto che sia uno sport per anziani. Adesso, con il nuovo sponsor, il curling  può essere presentato come l’ultima competizione della vita. Poi arriva la Coppa di Funeralcare… e tutto finisce.

2012 per l’Italia un anno di Mondiali

Dopo la soddisfazione all’Europeo di Mosca, con la qualificazione dell’Italia donne al prossimo Mondiale in Canada (17 – 25 marzo 2012), oggi per il curling  italiano è arrivata un altro grande risultato con la vittoria al Challenge Europeo in Danimarca, sia dell’Italia maschile che femminile. L’Italia junior ha conquistato il diritto di partecipazione al Mondiale junior dal 3 al 11 marzo 2012 in Svezia. Notizie su tutto il Challenge Junior 2012 su www.curlingitalia.it.

Iniziato il Challenge Europeo Junior in Danimarca

A Tarnby è iniziato il Challenge Junior. In gara 15 nazionali maschili e 9 femminili. Solo per la prima classificata (maschile e femminile) ci sarà la qualificazione per i Mondiali Junior che si svolgono a marzo in Svezia. L’Italia sta andando benissimo. Le ragazze al momento hanno vinto 3 gare su 3. Lo stesso i ragazzi con 2 vittorie su altrettante gare. Tutte le notizie sull’evento si possono leggere su www.curlingitalia.it con i nostri commenti e il collegamento diretto al sito della manifestazione. Il Challenge termina  l’8 gennaio.

Addio a Giorgio Bocca

Oggi a Milano si sono svolti i funerali al giornalista scrittore Giorgio Bocca. Ha scritto di tutto e su tutto. Nel momento di maggior interesse mediatico anche il curling alle Olimpiadi di Torino del 2006, inevitabilmente, richiamò la sua attenzione. Di quell’articolo pubblicato sulla Gazzetta dello Sport nel febbraio del 2006  estrapoliamo: Il curling è vergognoso, ridicolo. E antisportivo, perché, se con la scopetta devi frenare o accelerare, vuol dire che il tiro era sbagliato e lo correggi in corsa”. Ma nella stessa pagina altri colleghi con meno fama del Bocca si limitavano ad evidenziare come gli italiani avessero invece apprezzato questa disciplina. Era anche questo Giorgio Bocca. Sempre in controtendenza sempre l’altra voce contro. Anche lui era un uomo. Anche lui poteva sbagliare o, più semplicemente, non capire.

Anniversario dei 100 anni per gli Ironman di Winnipeg

I curler del Granit Curling Club nel 2012  festeggiano i 100 anni di attività ma si vogliono limitare perché con un secolo festeggiano il loro attuale  impianto sportivo. In realtà il Granit  ha già festeggiato 131 anni. La sua costituzione risale al 1870. Il suo primo decennio di vita è stato condizionato da dispute interne perché una parte dei soci desideravano che si continuasse a giocare con le stones di ferro mentre un’altra parte voleva giocare con le stones di granito. In molti ricordano che la storia del curling in Canada è stata segnata anche dall’uso delle stones in ferro. Gli eserciti scozzesi, di invasione del Canada, per poter giocare a curling sui laghi ghiacciati e non avendo le stones in granito, optarono per realizzarle trasformando le palle da cannone. L’uso del ferro non rimase solo legato alla indisponibilità di granito del momento ma divenne una scelta e un gusto tutto canadese. Ma tornando ai primi anni del Granit curling Club la storia dice che la disputa tra ferro e granito si definì nel 1880 con la separazione dei due gruppi di curler. (continua…)

Attenzione ai furti

Questo è uno di quegli articoli che non si vorrebbe mai dover scrivere. E’ rivolto principalmente a chi, nel torinese, frequenta abitualmente il palazzetto del ghiaccio di Pinerolo ma può tornare utile a tutti. Da un po’ di tempo in qua si verificano, con frequenza via via più alta, dei furti all’interno degli spogliatoi attigui alle piste. L’elenco delle vittime ormai è generoso. Nella maggior parte dei casi, il ladro o i ladri si sono limitati, se così si può dire, a svuotare i portafogli lasciati incustoditi nei suddetti locali. In qualche altro caso, invece, è stato asportato l’intero borsello compresi quindi documenti e carte. Perché il fenomeno non si ripeta consiglio a tutti di non lasciare incostudito nulla di valore. E di fare attenzione qualora si vedessero delle persone “non note” circolare all’interno della struttura, sia nei weekend di gara che, a maggior ragione, durante le sere di allenamento infrasettimanali.

Secca smentita della Canadian Curling Association sul codice di condotta

Appena tornato in Canada, dagli Europei di Mosca, il capo della Canadian Curling Association (CCA), Greg Stremlaw, si è subito attivato per smentire quanto letto sul Calgary Herald in merito ad un presunto codice di condotta imposto dal CCA al pubblico spettatore nelle gare della Canada Cup. Stremlaw ha dichiarato: “Troppo rumore per nulla. La CCA non è contro l’uso dei campanacci, vuvuzelas, pompon, volti dipinti o qualsiasi altra espressione che dia piacere e divertimento agli spettatori del curling. L’incidente, o meglio l’incomprensione, che si è creata nell’evento di Cranbrook la scorsa settimana è stata creata dal personale di sicurezza in quella struttura sportiva.” Ricordiamo per chi legge quanto scritto nel post precedente che, a Cranbrook, per gli spettatori era stato vietato l’uso dei campanacci. Greg Stremlaw ha poi aggiunto: “In sostanza c’è stato l’intervento di un funzionario troppo zelante che ha avuto degli eccessi nell’interpretare la regola del divieto sui rumori molesti e di disturbo al gioco. Ma la CCA non ha preso nessuna decisione in merito all’uso dei campanacci e non li ha banditi dal nostro Campionato. La CCA vuole dare al  suo pubblico divertimento e un clima di festa.” Sicuramente Stremlaw dopo l’esperienza a Mosca è tornato in Canada molto più consapevole che la partecipazione del pubblico nel suo Paese è una importante risorsa da preservare e stimolare in tutti i modi. Al contrario, a Mosca, forse anche complice uno stadio eccessivamente grande, la  consueta carenza europea di pubblico ha continuato a riconfermare come nel vecchio Continente l’interesse per il curling è ancora un punto dolente per la Federazione Europea.

Imposto il codice di condotta per il pubblico di Saskatchewan

Forse alcuni di voi ricordano che nella stagione passata il giocatore Brad Gushue è stato sanzionato dalla Canadian Curling Association per essersi espresso in modo poco garbato durante le fasi di una gara. Il pubblico televisivo di prima serata non ha gradito le sue  imprecazioni che erano ascoltabili perché i giocatori, in gara, erano microfonati. Adesso è capitato anche di peggio. In una competizione valida per la Canada Cup, al pubblico presente è stato imposto un codice di condotta. In particolare è scattato il divieto di far rumore con i campanacci. In passato non era nelle abitudini dei tifosi di curling canadesi attrezzarsi con questo strumento, ma con molta probabilità anche questa è una eredità olimpica del dopo Vancouver. In quella occasione i tifosi giunti dalla Svizzera non rinunciarono al tifo supportato dai tradizionali campanacci. Ma il Canada non è la Svizzera e il pubblico più pacato ha preteso di seguire le gare di curling senza dover subire violenza nelle orecchie.

Europeo Mosca 2011: Medagliere, promozioni e retrocessioni

Resoconto dell’Europeo di Mosca 2011:

A Maschile: Norvegia oro, Svezia argento, Danimarca bronzo —— retrocesse in B Lettonia e Italia

B Maschile: Russia oro (promossa in A), Ungheria argento (prom. A), Inghilterra bronzo —— retr. in C Bielorussia e Croazia

A Femminile: Scozia oro, Svezia argento, Russia bronzo —— retrocesse in B Lettonia e Norvegia

B Femminile: Ungheria oro (prom. A), Finlandia argento (prom. A), Slovacchia bronzo —— retr. in C Irlanda e Galles

CURLING ITALIA