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Perthshire

Inverni freddi e laghi ghiacciati

Chissà come dovevano essere terribili gli inverni scozzesi quando il lago ghiacciava e si giocava a curling.  Un ghiaccio che doveva sopportare il peso di molti uomini e molte stones. Nel definire tale spessore era anche in uso una “regola militare” che indicava il grado di sicurezza. “Due pollici” di ghiaccio sosterranno un uomo, con “4″  può passare un militare a cavallo e con “6″ sul lago è consentito il transito anche a un carro militare.

Purtroppo il 15 febbraio del 1901 i curler del lago di Airthrey vissero un dramma b489_2.jpgindimenticabile. Il ghiaccio non sopportò il peso e due persone Fred Pullar e Kate Rutherford persero la vita. Da questo dramma gli scozzesi impararono che qualcosa nei loro inverni era mutato per sempre. Ma il freddo, il ghiaccio, e quindi il curling erano un modo di vivere e di essere per la gente di queste parti. Un vecchio di Ayrshire ricorda ancora oggi quando era bambino e le raccomandazione della mamma che dalla finestra diceva: “ragazzi non salite sul lago ghiacciato sino a quando non sono saliti i curlers”. Questa variazione climatica obbligò il Royal Caledonian Curling Club a dettare precise regole per giocare a curling su spazi naturali. Ghiaccio minimo garantito di uno spessore non inferiore ai 7 pollici (cm 17,5).

E fu così che il più importante torneo all’aperto detto “Grand Match”, sul lago di Menteith nel Perthshire, è stato giocato solo 33 volte negli ultimi 150 anni. Dopo il 1945 in 3 sole occasioni. Tutti ricordano ancora l’ultima volta. Era il 7 febbraio del 1979. Sul lago i club del nord contro il sud della Scozia. Si dice che tra giocatori e spettatori quel giorno erano in 10 mila.

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