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Chi dice curling in Italia dice… Franco Zumofen

A Tai di Cadore lo conoscono bene. E’ quel Franco che ha solo in testa le stones.
Erano gli anni 60 quando a Cortina hanno iniziato a lanciare i sassi. Lui era già li a lanciarli. Di certo vincere un campionato italiano di curling in quegli anni, ma forse anche adesso, non è di aiuto per chi si vuole vantare. Ma nel 1969 Franco può anche dire, a buon diritto, di averlo vinto. I compagni di squadra, il Dolomiti, con i cognomi di sempre da queste parti, Alverà, Lorenzi, Giavi. Una febbre quella per il curling che in casa contagiava pure la moglie. Anche lei coinvolta con la sua squadra femminile delle signore Valt, Uldrech e Del Bo. Forse, per la troppa passione per l’hochey, solo il figlio si è salvato. Ma solo per il momento.
Passano gli anni e Franco decide che è meglio smettere, ma solo di giocare.E’ l’uomo giusto per condurre il movimento del curling italiano. Sono comunque anni difficili. Niente risultati importanti quindi niente considerazione. Ma le cose possono cambiare. La candidatura Olimpica di Torino 2006 può essere quell’importante opportunità che mancava. Non era facile poter immaginare un’Italia del curling alle Olimpiadi ma come paese organizzatore è un diritto sacrosanto. Arriva il momento Olimpico è il successo del curling, anche se previsto, è stato al di sopra di ogni positiva immaginazione.
Franco come sono cambiate le cose? E’ stato veramente un grande successo e una popolarità immensa in Italia ma non solo. Anche all’estero mi raccontano di un nuovo interesse per il curling di grandi proporzioni. Ho sentito che in Finlandia, un primo corso di federazione ha registrato, dopo le Olimpiadi, una richiesta di 2000 iscritti. In Italia, ed in particolare in Piemonte, il numero dei praticanti è triplicato.
Anche la Federazione Mondiale di certo si è accorta di questo successo italiano, ne è la riprova l’aver assegnato a Claut l’Europeo misto l’autunno scorso. Sì, sono stati molto soddisfatti dell’organizzazione dei giochi Olimpici e così abbiamo finalmente ottenuto quella fiducia e quella credibilità che ci ha permesso di proporre altre candidature.
Ovviamente ti riferisci alla grande notizia dell’assegnazione Mondiali 2010 a Cortina? Ovvio che aver organizzato eventi di levatura come le Olimpiadi e le Universiadi ci hanno messo sotto giudizio, positivo, della World Curling Federation.
Quindi adesso si inizia a lavorare per questo evento? Abbiamo iniziato già una serie di incontri per definire le procedure amministrative dell’evento. Serve la costituzione del Comitato organizzatore con il suo statuto e poi di conseguenza l’elezione delle cariche al suo interno. Tutto questo, mi auguro, in tempi brevi. Sarà comunque necessario attendere a fine maggio che si svolgano le elezioni amministrative e quindi, dopo, saremo pronti per definire quanto serve con le giunte elette.
Come hai visto questo campionato italiano in corso? Devo dire che ho visto ben poco ma di certo i più bravi sono gli stessi che da qualche anno si contendono il titolo. In più ho apprezzato molto la nuova realtà dello Sporting Pinerolo. Ragazzi molto giovani e già molto bravi. Di questo il curling in Italia ha un gran bisogno. Di nuove leve per dare la giusta continuità.
Programmi per il futuro in ambito internazionale? Sicuramente dobbiamo migliorare la nostra posizione nella classifica generale. Non siamo messi male nel ranking mondiale, in particolare con il team femminile, ma bisogna conquistare punti nei prossimi anni per entrare tra i primi 10 e poterci garantire la partecipazione alle Olimpiadi di Vancouver.
I presupposti comunque ci sono. Agli Europei di Basilea, nel dicembre 2006, le ragazze hanno disputato la finale, poi persa, contro la Russia. La maschile ha conquistato la promozione nel gruppo A.
Quindi agli Europei di dicembre 2007, in Germania, a Fussen, dobbiamo giocare per conquistare punti.
Il coach della Nazionale Rodger Schmidt ha terminato il suo incarico con i Mondiali femminili di Aomori in Giappone, hai delle novità su chi sarà il nuovo timoniere? Stiamo ragionando su questo incarico estremamente importante. Rodger ha fatto un gran lavoro per noi e lascia una splendida eredità. A breve daremo la notizia del nuovo responsabile tecnico. Sarà una persona a cui affidare le sorti del curling italiano per i prossimi anni. Quindi abbiate ancora un po’ di pazienza e saprete chi avrà questo importante compito.
Franco Zumofen ti ringrazio e ti lascio agli ultimi preparativi per le finali del titolo Italiano. Un saluto a tutti gli appassionati di curling e a quanti seguono il nostro campionato sul tuo blog curlingtorino.

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