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2006: Cose dai blog

mercoledì, febbraio 08, 2006

C’E’ TUTTO UN MONDO INTORNO

Sul curling vedo spendere ironie in ogni dove. E invece nel mondo sono milioni gli appassionati di questa nobile disciplina, insensatamente trascurata dal CIO che l’ha ammessa ai Giochi soltanto a Nagano, cazzo, non mi ci fate pensare, dopo lustri di colpevole attesa.

Ho già accennato al caso di Sharon Stone il cui vero nome è Sharon Brambilla ma che ha voluto rendere omaggio al suo sport preferito scegliendo come nome d’arte, appunto, uno dei tipici simboli del curling.

Ma pochi sanno che anche i Rolling Stones sono legati a doppio filo al curling, una delle passioni segrete di Mick Jagger e Keith Richards, che lo praticano dai tempi del liceo. Il primo nome dei Rolling Stons era infatti “The Sweepa” (Gli Scopettoni), ma poi lo cambiarono nel più intrigante “The Rolling Stones” quando Jagger, durante una partita, tirò la stone di taglio pensando di giocare a bowling e fratturò un malleolo a Bill Wyman, che anni dopo avrebbe lasciato il gruppo in aperta polemica per quel vecchio e mai ricomposto episodio.

E come dimenticare il grande Dwight Stones, eccezionale inteprete del Fosbury Flop, che in realtà si chiamava Dwight O’ Frickanbully ma scelse di cambiare cognome in accordo con i genitori e in memoria della zio Richard, campione di curling nell’Ontario?

Questo gioco dei nomi è appassionante: pensate che anche Kim & The Cadillacs si chiamavano, in origine, Rink & The Cadillacs, perchè usavano come sala prove il ripostiglio della nazionale gallese di curling.

Prima di scopare sul set, anche Rocco Siffredi si dilettava con il curling: manco a dirlo, il suo ruolo preferito era quello dello sweeper, e proprio questo suo morboso attaccamento allo scopettone fu la causa del suo allontanamento dall’Alleghe Curling Club, perchè non rispettava i turni e come stratega faceva cagare: la sua unica tattica era “vieni lungo” e l’Alleghe rischiò la retrocessione in un drammatico incontro con il Feltre Rink Team.

E comunque una delle cose più commoventi, parlando di curling, è notare come in Italia ci sia da sempre un crogiuolo di passione sommersa e normalmente trascurata perchè, forse, il curling non è trendy. Ma mi piace ricordare in questi momenti Lucio Dalla, che con la sua “Disperato erotico stone” fu uno dei primi a fare uscire il curling da quella cappa di trascuranza tipicamente italica.

[Settore4Cfila72posto35]

No Comments

  1. masis scrive:

    PER FAVORE, qualcuno cancelli dal navigatore di Renato l’impostazione “Corso Giulio Cesare – Tossik Park”. Lo stiamo definitivamente perdendo.
    La stagione finisce il 31 maggio, e se già adesso siamo a post di questo tipo, la vedo lunghissima. Occorre intervenire con la massima urgenza.

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