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Come nasce quel manico della stone con la luce del sensore Hogline

Chi tra di voi sta seguendo questa competizione del Mondiale uomini di curling ha di certo notato che ogni atleta, prima di effettuare il lancio, è obbligato a rovesciare lo stone. E’ una operazione che viene utile per pulire, dallo sporco e da grani di ghiaccio, la corona (la parte dello stone che tocca e scorre sul ghiaccio) ma anche per attivare il sensore di controllo della hogline. I manici, dotati  di spia verde e rossa, non sono in uso nei club di curling ma vengono utilizzati dalla Federazione Mondiale ed Europea per gli eventi di alto livello. Questo sistema elettronico di controllo logicamente prevede che nella linea della hogline, tracciata, sia presente un dispositivo che all’occorrenza possa attivare la spia. Quindi, all’atto pratico, se il giocatore lascia lo stone oltre la hog-line la spia luminosa si accende di rosso anzichè di verde.

Molti di noi forse ricordano di aver visto per la prima volta questo manico “elettronico” alle Olimpiadi di Torino 2006. Invece nasce alcuni anni prima, nel 2001. Il padre di questa innovazione è stato Neil Houston. Neil ha un passato glorioso come giocatore di curling. Nel 1986 ha vinto il titolo Mondiale, giocato a Toronto, come second della squadra canadese dello skip Ed Lukowich (quello che in questi giorni del Mondiale è stato il coach degli Stati Uniti). Era un Team Canada fortissimo creato con la squadra di Calgary Winter Club (Alberta). Ma tornando a Neil Houston diciamo che, dopo aver smesso di giocare, sul finire degli anni 90, è diventato un Event Manager per l’organizzazione dei Mondiali Ford. Neil fu spinto a trovare una soluzione elettronica per le stones quando nel Mondiale uomini di Losanna del 2001 il team Canada, in gara con Randy Ferbey e David Nedohin, fu  richiamato 3 volte per violazione della hogline. Per questi richiami il Team Canada contestò animatamente il giudizio arbitrale e fu in quella circostanza che Neil Houston si affrettò a trovare una soluzione. Qualcosa di molto simile era già in uso nello sci di fondo ma si  trattava  di trovare un modo e una forma applicabile al curling. Il progetto è stato elaborato dagli studenti dell’Università di Saskatchewan e poi realizzato da una società della stessa area canadese. Nove mesi dopo il  Mondiale delle contestazioni di Losanna in occasione della Continental Cup 2001 i nuovi manici con il dispositivo elettronico di controllo entravano in uso.

One Comment

  1. lore scrive:

    come sempre è veramente interessante leggere le vostre notizie ……….. e io sto imparando molto su questo splendito sport grazie

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